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Lo ripeteva da giorni: “Sono pronto ad andare ovunque per arrivare alla pace”. Ora la notizia sembra essere ufficiale. Fonti della Lega fanno infatti sapere che Matteo Salvini ha organizzato una missione in Russia, “nell’ambito dei contatti avviati al fine di far ripartire i negoziati per porre fine al conflitto in Ucraina”. La partenza del segretario leghista, riferiscono dal Carroccio, sarebbe prevista “a breve”, ma non si sa nulla di più sui dettagli del viaggio. In realtà, Salvini sembra intenzionato ad andare a Mosca già questa domenica, 29 maggio. A inizio maggio Repubblica aveva anticipato la notizia che il leader della Lega aveva intenzione di partire alla volta del Cremlino. Nessun commento da Palazzo Chigi, anche se in ambienti di governo l’ipotesi del viaggio di Salvini in Russia non sembra essere stata accolta con grande favore. Gli stessi ambienti osservano che, se la visita dovesse realizzarsi, si tratterebbe di una iniziativa autonoma, dal vago sapore elettoralista, comunque distinta dai canali ufficiali, che in ultima analisi potrebbe creare qualche intralcio all’iniziativa diplomatica.
Ma Salvini da un comizio a Como conferma: “Mi chiedono se andrò a Mosca. Lo chiedo a voi. Ieri Draghi ha fatto una cosa giusta: ha chiamato Putin. È chiaro che la pace non la ottieni accendendo una candela in Duomo, ma va costruita, cercata telefonata per telefonata, incontro per incontro”. Poi il leghista ha aggiunto: “C’è il dovere di fare di tutto per avvicinarsi alla pace e, come Draghi ha fatto bene a chiamare Putin, io ce la sto mettendo tua. La pace e la vita valgono tutto”. E poi ancora: “Draghi ha fatto bene a chiamare Putin e io ce la sto mettendo tutta ma già sento i ritornelli della sinistra perchè se dice di andare o chiamare Mosca qualcuno che va bene al politicamente corretto, allora è una grande operazione di pace. Se ci va Salvini chissà cosa succede, però abbiamo le spalle larghe e bisogna solo tirare dritto”.
E poi aggiunge: “Dopo un lavoro di settimane e a tutti i livelli, ed ormai entrati nel quarto mese di guerra, si sta aprendo la possibilità di incontrare, per parlare di cessate il fuoco, forniture di grano e ritorno al dialogo, rappresentanti dei governi di Russia e Turchia, nonchè rappresentanti di altri governi e istituzioni internazionali. Qualora la possibilità si facesse concreta – conclude Salvini – nelle prossime ore ne parlero’ direttamente coi vertici del Movimento e delle Istituzioni”.
Nei mesi scorsi, proprio all’inizio del conflitto, Salvini era volato in Polonia, ai confini con l’Ucraina per visitare i rifugiati. Ma ad attenderlo ci sono state le contestazioni del sindaco della città di Prezmisyl, Wojciech Bakun, che ha deciso di non ricevere il leader della Lega in polemica con la maglietta inneggiate a Putin indossata dal senatore nel 2017 nella piazza rossa di Mosca.