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La legge sull’obbligo vaccinale scade con almeno 3,3 milioni di over 50 non in regola, cioè circa il 12% del totale. Il decreto numero 1 del gennaio 2022, convertito a marzo, resta infatti in vigore fino al 15 e il governo non ha intenzione di prorogarlo, anche nella parte in cui prevede che siano tenuti a vaccinarsi i lavoratori della scuola, delle forze dell’ordine, ai militari e così via. L’unica eccezione già prevista e quindi che non ha bisogno di essere normata, riguarda i lavoratori del sistema sanitario, per i quali l’obbligo vale fino al 31 dicembre.
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Le mascherine
Ma sempre questo mese bisognerà decidere cosa fare con le mascherine, che al momento sono obbligatorie ancora sui mezzi di trasporto e per gli spettacoli e gli eventi sportivi al chiuso. Il governo deciderà intorno al 10. Come sempre c’è una parte, che comprende il ministro alla Salute Roberto Speranza, che vorrebbe essere prudente e mantenere in vigore norme di cautela, ed un’altra disposta al “liberi tutti”. Si vedrà quale prevarrà anche se è probabile che le protezioni restino necessarie almeno sui trasporti mentre potrebbero essere tolte nelle altre circostanze, anche perché cinema e teatri al chiuso sono poco frequentati in questa stagione. Restano ferme altre regole, come l’obbligo di isolamento per chi risulta positivo.
Obbligo vaccinale
L’obbligo invece dovrebbe decadere. Nell’esecutivo non c’è nemmeno stata discussione sull’ipotesi di prorogarlo, perché si dà per scontato. Del resto, il suo effetto lo ha prodotto, portando verso la vaccinazione un gran numero di cittadini considerati più a rischio, gli over 50. A guardare i numeri, però, sono comunque tanti coloro che riceveranno la sanzione da 100 euro. Per ora hanno ricevuto l’avviso, e in molti casi pure pagato, circa 1,5 milioni di persone. In questi giorni arriveranno altre raccomandate.
La legge, tra l’altro, prende come data di riferimento per aver almeno iniziato il ciclo di vaccinazione il 15 di febbraio. Chi allora non era in regola deve pagare la sanzione. I numeri di oggi sono quindi sottostimati. Comunque sia, ad ora, su circa 27,7 milioni di over 50, 1,7 non hanno ricevuto nemmeno una somministrazione. Queste persone dovranno essere sanzionate, così come i 280 mila che hanno fatto solo una dose. La legge, però, considera anche i “soggetti che a decorrere dal 1° febbraio 2022 non abbiano effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario”, cioè il booster. Ebbene, si tratta di altri 2,5 milioni di persone, dalle quali vanno tolte però 1,3 che hanno avuto l’infezione dopo il ciclo primario, che vale una somministrazione. Restano 1,3 milioni di cittadini non in regola. La somma di chi non ha fatto neanche una dose, chi non ha la seconda e chi non ha la terza è appunto di 3,3 milioni
I dati non tengono conto di chi ha meno di 50 anni ma svolge una delle professioni per le quali è previsto l’obbligo. Quindi sono certamente più alti.