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Elena Del Pozzo non è stata rapita, l’ha uccisa la madre che ha confessato: “Non ero in me”

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MASCALUCIA (Catania) – Drammatica svolta nella vicenda della piccola Elena Del Pozzo, di 4 anni, scomparsa ieri pomeriggio. La madre, Martina Patti, aveva denunciato ai carabinieri di essere stata aggredita da tre uomini, poco dopo le 15, all’uscita dall’asilo. Questa mattina, nel corso del sopralluogo nella casa di famiglia, a Mascalucia, la donna è crollata in un lungo pianto e poco dopo ha portato i militari nel campo dove aveva nascosto il corpo della bambina. Non c’era stato alcun rapimento, alcuna aggressione da parte di uomini armati, una denuncia che aveva subito lasciato perplessi gli investigatori del comando provinciale dei carabinieri diretto dal colonnello Rino Coppola. La notizia è stata confermata dal procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro: “Purtroppo, è stato trovato il cadavere della piccola Elena, su indicazione della madre”. “Non ero in me” avrebbe detto ai carabinieri la donna, che non è riuscita a fornire una dinamica completa del delitto né a indicare un movente. La Procura sta predisponendo il suo fermo per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere

Bambina di cinque anni scomparsa nel Catanese. La madre: ” Rapita da tre uomini”. Il procuratore: “Non per finalità di riscatto”

di
Salvo Palazzolo

13 Giugno 2022

Elena del Pozzo non è stata rapita: i sospetti sulla madre

Questa notte, investigatori e magistrati avevano sentito a lungo Martina Patti: “Nel corso di un lungo interrogatorio le avevamo contestato molte incongruenze”, dice ancora il procuratore Zuccaro. Ma la donna aveva comunque sempre confermato la tesi dell’aggressione fatta da tre uomini incappucciati “di cui uno armato di pistola”. Una versione smentita dalle telecamere della zona, che non avevano registrato alcuna presenza sospetta. Una versione smentita anche dagli accertamenti della Sezione investigazioni scientifiche: sulla vettura che la donna diceva essere stata presa di mira da un gruppo di malviventi non c’erano tracce o impronte particolari.

La piccola Elena e a destra la madre  (ansa)

La bambina ritrovata morta era in un campo di Mascalucia

All’improvviso, dopo una notte di audizioni in caserma, è cambiato lo scenario di questa brutta storia. Non  più via Piave, alla periferia di Mascalucia, dove la madre aveva detto di essere stata aggredita. Ma via Euclide 55, dove la famiglia abita, una villetta alle porte del paese alle pendici dell’Etna. Con i militari in camice bianco, Martina Patti è andata subito nel retro dell’abitazione, accompagnata dai genitori: è scoppiata in lacrime, poi ha sussurrato qualcosa a un carabiniere. E di corsa, un gruppo di militari è andato via con lei. Il corpo è in un campo, duecento metri più avanti. “Sono sconvolto – ha detto il sindaco di Mascalucia, Enzo Magra – ho pianto a dirotto. E’ una notizia di una drammaticità unica che non avremmo mai voluto apprendere”.

Bambina era non lontano da casa, la confessione della madre

Adesso, bisogna capire cosa è accaduto davvero alla piccola Elena. La madre è stata reinterrogata e ha confessato. È stata portata via dai carabinieri dalla sua abitazione in via Euclide, che è il proseguimento di via Turati dove era il cadavere solo in parte sepolto in un campo incolto. Dal luogo del ritrovamento alla casa della donna ci sono circa 200 metri. L’intera area è stata transennata dai carabinieri e si è alzato in volo anche un elicottero. Il padre della bambina è arrivato sul luogo del ritrovamento del corpo della figlia con la nuova compagna, ed è scoppiato in lacrime. Il padre e la madre della bambina non stavano più insieme da diverso tempo. Alessandro Nicodemo Del Pozzo ha 24 anni: era stato arrestato per rapina nel 2020, ma poi assolto. Ha qualche precedente per spaccio di sostanze stupefacenti.

Bambina morta a Catania, la nonna paterna: “La storia del rapimento per accusare mio figlio”

Bambina uccisa in casa dopo l’asilo, disposta l’autopsia

L’interrogatorio si è concluso dopo diverse ore. La donna avrebbe detto di avere agito senza capire quello che stava facendo. Non è riuscita a fornire una dinamica completa del delitto né del movente. La Procura contesta alla donna fermata l’omicidio pluriaggravato e l’occultamento di cadavere. Dall’interrogatorio è emerso che la bambina sarebbe stata uccisa nella sua abitazione a Mascalucia dalla madre, che avrebbe poi portato e nascosto il corpo della piccola in un vicino terreno di campagna abbandonato, cercando di coprire il cadavere con della terra e cenere lavica. Il delitto sarebbe commesso dopo che la donna aveva preso la bambina all’asilo, mentre era sola in casa. Un aiuto alle indagini potrà arrivare dall’autopsia disposta per accertare le modalità del delitto.

La nonna paterna: “Un giorno la picchiava, gliel’abbiamo tolta dalle mani”

Sul posto anche la nonna paterna della piccola, Rosaria Testa. “Lei non rispondeva mai al telefono alle mie chiamate – ha raccontato – a un certo punto, quando mi ha chiamato ieri dicendomi che avevano rapito Elena, che erano incappucciati, mi ha detto che gli uomini gli avrebbero detto che questa sarebbe stata l’ultima cosa che avrebbe fatto suo marito. Pare che gli uomini le avrebbero detto, al telefono, che Elena era già morta. Quando i genitori hanno litigato la piccola non voleva andare via da casa – ha detto ancora – un giorno la mamma le stava dando botte e gliela abbiamo dovuta togliere dalle mani”. “Quella mattina – ricorda la nonna in lacrime – l’ho accompagnata a scuola e le ho detto ‘nessuno ti vuole bene più di me’. Lei mi ha guardata e mi ha fatto capire che aveva capito quello che avevo detto. La madre aveva un atteggiamento autoritario e aristocratico. Decideva lei quando portarci la bambina…”.

(fotogramma)

“L’hanno rapita”, l’ipotesi della vendetta

“Martina Patti voleva incastrare mio fratello. Un anno fa mio fratello fu accusato ingiustamente di una rapina ma fortunatamente fu scagionato completamente. Quando dal carcere passò ai domiciliari, sotto casa trovammo un biglietto di minacce con scritto: ‘non fare lo sbirro, attento a quello che fai’. Mio fratello non sa nulla di nulla. A questo biglietto la madre della bimba ha fatto riferimento dicendo che avevano rapito Elena”. E’ il racconto della zia di Elena. “La madre – aggiunge – disse che quelle persone incappucciate avevano fatto riferimento al biglietto dicendo ‘non ti è bastato il biglietto? Digli a tuo marito che questa è l’ultima cosa che fa: a sua figlia la trova morta”.

Mascalucia in lutto

Il giorno dei funerali della piccola Elena sarà lutto cittadino. Tutte le celebrazioni in onore del patrono di Mascalucia, San Vito, sono state annullate per rispetto al dolore della famiglia. Domani, alle 19, nella chiesa San Vito, ci sarà un momento di preghiera in memoria della bambina. La messa sarà presieduta da monsignor Luigi Renna, arcivescovo di Catania.

(Notizia in aggiornamento)

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