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Saranno i telespettatori, sulla base di un sondaggio, a decidere se i talk del servizio pubblico vanno cambiati perché non fanno corretta informazione; se gli opinionisti devono essere retribuiti o basta il ritorno d’immagine generato dalle apparizioni tv; se il compenso debba essere reso noto, trattandosi di soldi dei contribuenti, oppure tenuto riservato come adesso. Visto che gettoni e contratti degli ospiti in Rai sono custoditi come segreti.
Rai, Fuortes: “Orfeo rimosso per non aver inviato documenti che hanno provocato il ritardo dei palinsesti”
Sono i quesiti che il presidente della Vigilanza, Alberto Barachini, vorrebbe commissionare a un primario istituto demoscopico per riportare all’ordine del giorno la riforma dei programmi di approfondimento. La prossima settimana Barachini sottoporrà alla Commissione un preventivo con l’indicazione delle domande. Dopodiché, se arriverà l’ok, si procederà con la rilevazione, per incalzare il Parlamento e sollecitare l’azienda alla revisione dei talk che lo stesso ad Carlo Fuortes aveva definito «inadatti ad affrontare temi delicati come la pandemia o la guerra».
Marinella Soldi: “In Rai si cambia, Fuortes e il cda sereni come Chiellini a Wembley”
di
Giovanna Vitale
Il contesto era l’audizione del capo azienda, sollecitata all’indomani del siluramento di Mario Orfeo. Rivendicato da Fuortes: «Negli scorsi mesi ho registrato una serie di criticità, da ultimo sfociate nel mancato invio della documentazione indispensabile per la presentazione della programmazione dell’Approfondimento nei tempi previsti, che ha causato l’annullamento della presentazione al Cda dell’intero palinsesto autunno-inverno». Una giustificazione tuttavia contestata da più parti in Vigilanza. Per esempio dai dem Valeria Fedeli e Andrea Romano, che ha anche attaccato sulla disinformazione putiniana «travestita da pluralismo» che caratterizzerebbe alcuni programmi in Rai: «Se gli odierni dibattiti si fossero tenuti negli anni ‘40, avremmo visto discutere Anna Frank con Goebbels», ha detto Romano nel suo intervento. Anche il forzista Gasparri ha toccato il tema: «I talk a base di montanari e finti professori sono ormai più simili ai reality».
Rai, il cda: “Ok alle nomine proposte da Fuortes”. Orfeo al Tg3, Di Bella ai talk
Dopo aver spiegato le sue scelte, Fuortes ha rivendicato gli ascolti ottenuti nella prima settimana di avvio del nuovo modello organizzativo basato sulle direzioni di genere: «Dal 5 al 12 giugno abbiamo realizzato il 41,2% di share, in crescita di 2,5 punti rispetto allo stesso periodo del 2021». E ha anche espresso «massima fiducia nel neo-direttore Antonio Di Bella». Che ieri ha illustrato ai consiglieri Rai il piano dell’Approfondimento, nel quale sono confermate alcune scelte già prese sotto la guida di Orfeo. Fra le novità, la prima serata sulla rete 2 affidata a Ilaria D’Amico con un talk di attualità e politica, la seconda serata di lunedì sul primo canale appannaggio dello scrittore Giancarlo De Cataldo, mentre Lucia Annunziata si trasferirà per l’estate in Ucraina allo scopo di arricchire con le sue corrispondenze tutti i contenitori informativi della Tv pubblica.