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Si concentrano sulla famiglia della neonata morta ieri a Burgos, nel sassarese, in circostanze ancora tutte da chiarire, le indagini dei Carabinieri di Bono guidati dal capitano Davide Masina. I militari, avvisati da una segnalazione, sono arrivati ieri pomeriggio nell’abitazione dove vivono la mamma 28enne della neonata, i genitori e una sorella e hanno trovato il corpo senza vita della bimba, nata pochi giorni prima in casa.
Immediatamente dopo sono arrivati anche i sanitari del 118, chiamati da uno dei familiari. Sul corpicino non c’era nessun segno apparente di maltrattamenti.
Il sostituto procuratore di Nuoro, Giorgio Bocciarelli, ha iscritto nel registro degli indagati la madre 28enne della piccola e i suoi familiari, i genitori e la sorella, presenti nell’abitazione dove è stato rinvenuto il cadavere della bimba.
L’ipotesi di reato al momento è abbandono di incapace. Tutti gli indagati saranno convocati formalmente dal pm nei prossimi giorni. Lunedì invece la procura conferirà l’incarico al medico legale di Cagliari Alberto Chighine per l’autopsia.
La famiglia avrebbe sempre condotto una vita molto ritirata e riservata, pochi si sarebbero accorti della gravidanza della donna. La bimba potrebbe esser morta per mancanza delle cure necessarie ad un neonato, più che per stenti, ma solo dagli ulteriori accertamenti in corso e dall’autopsia disposta per i prossimi giorni si potrà avere qualche risposta.
“Come comunità dovremmo essere più attenti, mettere da parte l’indifferenza anche quando una famiglia, come in questo caso, sceglie di fare una vita molto ritirata e chiusa in se stessa”, commenta don Gianni Damini, parroco di S.Antonio Abate, a Burgos. Da quanto si apprende, la nonna della bimba frequenta regolarmente la parrocchia. “A volte – prosegue don Gianni – basta anche solo un sorriso per far sentire le persone meno sole. Siamo pronti a dare tutto il sostegno della comunità religiosa non appena sarà possibile”.