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Maraiza è brasiliana, ha 37 anni, un lavoro regolare in Italia da 5, ed è in un limbo: è arrivata con un permesso di studio e ora non ha (ancora) ottenuto la regolarizzazione come colf. Il motivo sembra essere che la sua datrice di lavoro non ha reddito, anche se si tratta della regina dei gioielli, Marina Bulgari.
Maraiza ha raccontato la sua storia, un vero corto circuito della burocrazia, in una conferenza stampa della comunità di Sant’Egidio, convocata proprio per denunciare le difficoltà e la discrezionalità della sanatoria del 2020. “Sono testimone di quanto è complicata”, spiega Maraiza, che è un’infermiera e sperava di convertire il suo titolo di studio brasiliano, ma poi ha capito che avrebbe dovuto cominciare da capo e ha deciso di rinunciare: “Ero in regola con il permesso di studio e ho chiesto di cambiarlo in quello di lavoro, ma non me lo hanno permesso perché lavoro per una persona che non ha figli e non ha reddito, semplicemente ha i soldi”.
Per la regolarizzazione il datore di lavoro deve dimostrare un reddito di 30mila euro l’anno, non conta la rendita. Quindi a Maraiza era arrivato un preavviso di rigetto della domanda, ha chiamato un avvocato che ha risposto con nuove carte. “Abbiamo capito”, spiega, “che è perché la signora Marina non ha nulla a nome suo, non ha reddito. Hanno rifatto la domanda e abbiamo allegato l’estratto conto della signora. Questo è un altro tentativo, ma sono ancora in attesa”.