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Per 38mila studenti pugliesi è scattata l’ora della maturità. Dopo due anni nei quali l’esame di stato è stato ridimensionato a causa della pandemia, si è tornati a una prova quasi normale, con il ritorno dei due scritti – il primo, il tema d’italiano, è in corso oggi 22 giugno – e poi la prova orale. All’entrata degli istituti tanta ansia (come sempre, d’altronde) ma anche consapevolezza di voler chiudere al meglio un percorso tortuoso, a causa della didattica a distanza e dei contagi.
“Penso sia un modo per testare le nostre capacità in un momento di forte stress – ha detto Francesco Corallo all’entrata del liceo Salvemini di Bari – Avrei preferito fare solamente l’orale ma ce la faremo”. “C’è ansia ma anche gioia di aver concluso questo anno complicato a causa del Covid – aggiunge Rita Paola Paiotta – Vogliamo migliorarci, lasciamo l’adolescenza per immetterci nel mondo del lavoro e dell’università. Non ci aspettavamo questi scritti perché gli anni della pandemia sono stati devastanti per noi, in dad non si poteva fare molto, ma ci siamo preparati comunque al meglio. Per noi rappresenta il riscatto”.
La mascherina non è obbligatoria ma consigliata. Al liceo del quartiere Japigia tutti gli studenti l’hanno indossata all’entrata e poi la maggior parte l’ha tolta in classe. Le scuole hanno scelto locali grandi e areati: al Salvemini non sono stati utilizzati per esempio i corridoi. Negli istituti pugliesi – fanno sapere dell’Usr – non si sono verificate difficoltà nell’accesso al sistema per la visualizzazione delle tracce.
Le tracce hanno rispettato i pronostici: all’entrata, i ragazzi baresi puntavano tutto su Verga – dato che quest’anno ricorrono i cent’anni dalla morte – e in effetti tra le opzioni c’è l’analisi della novella Nedda, Bozzetto siciliano dello scrittore siciliano. Presente anche il tema della pandemia – anche questo gettonatissimo nel tototracce in un testo di Luigi Ferrajoli. I ragazzi hanno potuto scegliere anche Pascoli, l’analisi di un testo di Liliana Segre e Gherardo Colombo, un discorso del premio Nobel Giorgio Parisi sui cambiamenti climatici, una riflessione sull’iperconnessione partendo da un testo di Vera Gheno e Bruno Mastroianni e il potere della musica.
L’assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo ha lanciato un messaggio agli studenti: “È una prova che non deve spaventarvi, ma incoraggiarvi, farvi capire che la vita si costruisce nel tempo, che fino al nostro ultimo respiro avremo sempre qualcosa da imparare e migliorare. Voi l’avete costruita in questi cinque anni, tra studio, sorrisi, lacrime e paure, tra alti e bassi. Prendete tutto, mettetelo insieme e vivete quelle emozioni il più a lungo possibile. Ricordate anche questi ultimi tre anni, anni incredibili. Voi siete stati leoni, li avete superati, e se avete superato i limiti delle vostre camerette, le restrizioni della pandemia, la paura del covid, miei cari ragazzi e ragazze, siete già abbastanza forti da superare una prova scritta e una orale. Siete abbastanza forti da guardare alla vita con la vostra tenacia, con la vostra giovinezza”.
E anche il sindaco di Bari Antonio Decaro: “Qualsiasi cosa vogliate essere e fare nella vita, siate coraggiosi, tenaci ed entusiasti sempre, il futuro vi appartiene. Godetevi questi ultimi giorni e conservate una foto, un’impressione, il diario di quest’anno perché, quando avrete la mia età, sarà bellissimo ricordare questi momenti. Buona fortuna, ragazzi”.