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“C’è una fondamentale differenza tra due punti di vista: quello mio è che l’Ucraina si deve difendere, che le sanzioni e l’invio di armi servono a questo. “L’altro punto di vista è diverso e sostiene che l’Ucraina non si debba difendere: dice no alle sanzioni, no all’invio di armi, la Russia è troppo forte, perchè combatterla?”. Queste le parole di Mario Draghi nel corso del suo intervento in mattinata alla Camera. Parole accolte dall’applauso dell’Aula di Montecitorio e dalle proteste dei deputati di Alternativa c’è che hanno esposto cartelli con scritto “Stop invio armi”. Il discorso del premier in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno che ha ricalcato quello di ieri al Senato. Dopo la discussione sul discorso di Draghi la Camera ha dato il via alla risoluzione di maggioranza. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 410 voti a favore, 29 contrari e 34 astenuti.
“L’Italia – ha detto Draghi – continuerà a lavorare con l’Unione europea e i nostri partner del G7 per sostenere l’Ucraina, ricercare la pace, superare questa crisi. Questo è il mandato che il governo ha ricevuto dal Parlamento, da voi – ha sottolineato – Questa è la guida per la nostra azione”. E ha aggiunto: “Bisogna fare di tutto per evitare la tragedia di una crisi alimentare nel mondo. Ho sollevato il tema dei concimi 3 mesi e mezzo fa con la Commissione europea e sto ancora aspettando una risposta, e lo solleverò nel prossimo Consiglio europeo”.
Al termine del voto in Aula Draghi si è recato al Quirinale per un pranzo di lavoro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in vista del vertice Ue. Nel pomeriggio il premier presiederà il Consiglio dei ministri.
Conte: “Il sostegno al governo non è in discussione”. Fico: “Scissione strumentale”
Intanto, il presidente del Movimento 5 Stelle rassicura Draghi e gli altri partiti di maggioranza dopo l’addio al partito del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Il sostegno a Draghi non è in discussione”, dice Giuseppe Conte cronisti fuori dalla sede dei 5S. E aggiunge: “Se ho mai pensato di lasciare la guida del partito? E perchè avrei dovuto? La scissione è un fatto di cui non va trascurato il rilievo politico, ma noi sicuramente andiamo avanti con i nostri valori, i nostri ideali e il nostro progetto politico”. Commentando il fatto che molti ex 5Stelle hanno aderito al nuovo gruppo di Di Maio Insieme per il futuro, Conte ha osservato: “Anche se il Movimento non è più la prima forza politica in Parlamento, rimarrà sempre la prima forza politica ad occuparsi di giustizia sociale, transizione ecologica, digitale, beni comuni…Tutti temi che sono la ragione fondamentale del nostro servizio in politica”.
Dopo pranzo Conte ha incontrato i vertici del Movimento nella sede del partito. Dopo aver visto Vito Crimi e Roberta Lombardi, ha incontrato Roberto Fico. E proprio il presidente della Camera ha parlato della scissione di Di Maio definendola “strumentale, un’operazione di potere”. E ha proseguito: “Le scissioni sono una grande banalità politica che allontana i cittadini e sono una cosa di ieri. Del passato. Noi ora siamo tranquilli, al lavoro, nella nostra casa.
Meloni: “Governo priva di visione”. Letta: “Italia sta giocando partita importante”
Dopo le dichiarazioni di Draghi c’è stata la discussione generale. Poi, nell’ambito delle dichiarazioni di voto, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha attaccato l’esecutivo. “Il governo – ha detto – è privo di visione e identità di fronte alle sfide della storia, ma questo non ci rallegra perchè lo spettacolo terribile a cui il mondo assiste non coinvolge solo voi, ma tutti”. Poi ha proseguito: “Draghi ” presenterà” al Consiglio Ue con una risoluzione da manuale Cencelli, un documento che non chiarisce bene la posizione dell’Italia”. Ma, ha osservato Meloni, “questo non è il tempo delle ambiguità” e “sarà più difficile ottenere le cose che ci servono con una posizione debole” e “condizionamenti al ribasso”.
Parole a cui ha replicato il segretario del Pd Enrico Letta: “L’Italia gioca un ruolo importante in Ue e le foto contano, nella storia e nelle immagini, e la foto conclusiva della prima guerra invasione russa aveva due protagonisti europei, Francia e Germania. La foto che è stata raccontata da tutto il mondo qualche giorno fa, l’Unione europea va a Kiev, ha tre protagonisti, con Francia e Germania anche l’Italia”. Poi il dem ha sottolineato: “La storia del nostro Paese è sempre in bilico tra i primi posti della serie B o giocare in serie A, non sempre il nostro ruolo è riuscito a raggiungere il risultato che sta raggiungendo, e questo è il nostro interesse nazionale, per il nostro partito, che con il Paese sta portando avanti con il governo Draghi”.
Governo, “avanti con questa squadra”. La linea rossa di Draghi che teme la frana M5S
di
Tommaso Ciriaco
Il presidente della Camera annuncia nascita gruppo Insieme per il futuro
In apertura di seduta, il presidente Fico ha letto l’elenco dei deputati che ieri, 21 giugno, hanno comunicato le proprie dimissioni dai rispettivi gruppi di appartenenza, 20 da M5S e 1 da Coraggio Italia, e la conseguente formazione del gruppo parlamentare ‘Insieme per il futuro’.
Fico ha dunque letto i nomi dei 51 deputati ex M5S e di Ci (Antonio Lombardo) che sono passati al nuovo gruppo. Si tratta dei deputati Adelizzi, Alaimo, Amitrano, Aresta, Battelli, Cadeddu, Casa, Caso, Cassese, Castelli, Cillis, Daga, Deiana, Del Grosso, Del Sesto, Di Maio, D’Ippolito, Di Sarno, Di Stasio, Di Stefano, D’Uva, Fantinati, Faro, Frusone, Gagnarli, Gallinella, Giarrizzo, Giordano, Grande, Grimaldi, Iorio, Iovino, L’Abate, Licatini, Lombardo, Macina, Maglione, Manca, Maraia, Martinciglio, Nesci, Pallini, Rizzo, Ruocco, Scagliusi, Serritella, Spadafora, Terzoni, Vacca, Valente, Vignaroli.
Insieme per il futuro, ecco i nomi dei 62 parlamentari del gruppo di Di Maio
di
Laura Mari
Il consigliere di Zelensky: “Di Maio ha scelto la parte del bene”
A commentare l’addio di Di Maio ai 5S è Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky. “Ogni politico sceglie come entrare nei libri di storia mondiale. Un atto forte di Luigi Di Maio, un leader che comprende le sfide del tempo per l’Europa. La politica italiana è una questione di competenza solo dell’Italia. Ma siamo grati a tutti coloro che hanno scelto la parte del bene”.
Salta il blitz di Grillo a Roma
Il fondatore del Movimento 5 Stelle non verrà a Roma oggi. Beppe Grillo ha infatti deciso, d’accordo con Giuseppe Conte, di rimandare il loro incontro. Il vertice si terrà probabilmente la prossima settimana, sempre nella Capitale.