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L’acne colpisce il 90% dei teenager, ma anche il 45% degli over 25, soprattutto durante periodi di stress, per colpa del testosterone che fa esplodere foruncoli e pustolette.
«Per fortuna, le cure contro questo problema ci sono e sono differenziate a seconda del tipo di acne», spiega il professor Antonino di Pietro, direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis. «In tutti i casi, però, se si adottano abitudini sbagliate (per esempio, strizzare i brufoli o sgrassare troppo la pelle) qualsiasi terapia funziona solo al 70%». Una buona ragione, quindi, per evitare (ed è facile farlo!) gli errori elencati qui. Vedrai, infatti, che se eviti queste “trappole” e applichi le creme giuste la tua pelle tornerà alla normalità nel giro di un mese.
Errore 1. Eliminare i latticini, perché credi che favoriscano i brufoli
Eliminare i latticini è un sacrificio inutile, a meno che non ci sia un’effettiva e documentata intolleranza al lattosio. Solo in questo caso, i latticini possono giocare brutti scherzi alla tua pelle perché, quando si è intolleranti, le proteine del latte rendono più sensibili le ghiandole sebacee all’azione del testosterone.
Fai così. Valuta con un semplice test che trovi in farmacia se sei effettivamente intollerante al lattosio; se l’esito è positivo, elimina i formaggi e sostituisci il latte vaccino con quello di soia, d’avena o di riso. Per non andare in carenza di calcio, metti in tavola i cibi che ne sono ricchi, per esempio, rucola, sardine, polpo.
Errore 2. Concentrarsi sulle cure della pelle trascurando l’alimentazione
L’acne si cura anche “da dentro” , adottando sia una dieta mediterranea sia ricorrendo a integratori specifici. I migliori per combattere i brufoli sono a base di vitamine (biotina o niacina) o di inositolo (uno zucchero), che regolarizzano il lavoro delle ghiandole sebacee. Utili anche gli integratori a base di lactobacillus bifidus: aumentano le tue difese immunitarie, in prima linea per combattere l’infiammazione delle ghiandole sebacee.
Fai così. Integra la tua alimentazione con cibi ricchi di biotina e niacina (uova, frutti di mare , carni bianche, pesce e noci). Quando inizia la brutta stagione, che è il periodo in cui l’acne può peggiore per l’azione di stress, inquinamento e riscaldamento, assumi gli integratori sopra specificati per almeno 3 mesi, secondo le modalità prescritte nel foglietto illustrativo.
Errore 3. Scegliere da sola i prodotti anti-brufoli
Lozioni e creme applicate di libera iniziativa possono rivelarsi inefficaci o, peggio ancora, dannose. L’acne è una vera malattia alimentata da un processo infiammatorio e infettivo che va affrontato con l’aiuto del medico. Non solo: non è uguale per tutti, quindi è necessario mettere a punto una terapia su misura per ogni persona.
Fai così. Prenota una visita dal dermatologo: se è un’acne leggera, può consigliarti lozioni e pomate a base di benzoilperossido e tretinoina, molecole che combattono i germi cutanei che favoriscono la comparsa di foruncoli e pustolette. Vanno utilizzati per tre mesi, anche se i primi miglioramenti si registrano molto prima. Se queste cure non bastano, può prescriverti antibiotici specifici: in pomata, da applicare sulle lesioni per due-tre mesi, oppure per bocca, per dieci giorni.
Per forme più importanti, invece, c’è l’isotretinoina (un derivato della vitamina A): va presa per bocca da 3 a 5 mesi, sotto controllo medico, per tener d’occhio gli effetti collaterali. Questa molecola può sovraccaricare fegato e reni. Ma, diversamente da quanto alcuni pensano, non ha influenza sulla psiche e non provoca depressione. Non va usata in gravidanza, o se si sta programmando l’arrivo di un bebè: può sviluppare anomalie del feto.
Errore 4. Non truccarsi pensando che cipria, fondotinta & Co. peggiorino l’acne
In realtà coprire le imperfezioni con il trucco ha un bell’effetto sul tuo umore: ti vedi meglio, ti senti sicura e, quindi, sei più calma e rilassata. A tutto vantaggio dell’aspetto della tua pelle perché lo stress è uno dei fattori che può far peggiorare l’acne.
Fai così. Per avere una base “impeccabile” usa prodotti leggeri, per esempio al posto del fondotinta va benissimo una BB cream, meno coprente. Poi, aggiungi tranquillamente correttore e cipria per uniformare e opacizzare la pelle. È un “obbligo”, però, struccarti con cura alla sera e lasciare respirare la pelle quando resti a casa.
Errore 5. Strizzare i foruncoli con le dita
È una “tentazione” da evitare, che può lasciare segni e cicatrici. Fanno eccezione le pustole mature perché svuotarle dal pus favorisce la loro guarigione.
Fai così. Non strizzare la pustola con le dita, ma incidila con l’ago sottilissimo di una siringa monouso (quindi, perfettamente sterile). La sua punta è molto tagliente, non devi andare in profondità, basta un colpetto in superficie. Nessun rischio, perciò, che rimanga il segno in faccia. Dopo aver svuotato il foruncolo (prima, lava bene le mani), disinfettalo e applica una crema antibiotica a base di gentamicina.
Errore 6. Detergere la pelle con un sapone allo zolfo
Il sapone allo zolfo è un detergente molto aggressivo: secca troppo la cute che, per reazione, produce ancora più sebo, aggravando la situazione.
Fai così. Al mattino e alla sera, utilizza saponi riequilibranti con pH 5.5 o leggermente acido (da 5.5 a 3.5); poi, quando ti asciughi, tampona la pelle con l’asciugamano, senza frizionare. Se non ti piace acqua e sapone, usa un latte detergente: scegline uno a base di acido tioctico che riequilibra la cute e facilita l’eliminazione delle cellule morte che contribuiscono a otturare i pori. Massaggialo delicatamente sulla pelle, in modo da garantirti un peeling ultrasoft. Non utilizzare, invece, il tonico: è alcolico e irrita la cute.
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