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E’ pronto il protocollo delle parti sociali sulle misure anti Covid nel lavoro privato. Il testo sancisce la fine dell’obbligo generalizzato a usare le mascherine (resta solo nella sanità e nei trasporti) e impone però al datore di lavoro di mettere a disposizione dei suoi dipendenti le Ffp2, visto che siamo in una fase di alta circolazione delle malattie. Nelle singole aziende, poi, sarà lo stesso titolare, insieme al medico competente oppure alla Asl, a individuare “particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali, Ffp2, che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili. Analoghe misure sono individuate anche nell’ipotesi in cui sia necessario gestire un focolaio infettivo in azienda”. L’obbligo quindi può essere introdotto nelle singole realtà lavorative.
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di
Michele Bocci
Sempre nel testo si indicano i lavoratori considerati maggiormente a rischio, per i quali appunto l’azienda può decidere di imporre la mascherina. Si tratta di chi svolge la sua attività “in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative”. A queste persone, come minimo “il datore di lavoro assicura la disponibilità di Ffp2 al fine di consentirne a tutti i lavoratori l’utilizzo”. Se poi, come visto, ritiene dopo aver sentito il medico aziendale o il dipartimento di prevenzione della Asl che sia necessario può mettere l’obbligo. E visto che quasi sempre le scelte sono improntate alla cautela, è probabile che in molti decidano di mantenere l’obbligo per chi è più a rischio contagio.
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