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Napoli, protesta contro le spiagge a pagamento: piazza Municipio diventa un lido balneare

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Ombrelloni, sedie a sdraio e bagnanti che girano in costume e infradito. Il tutto in piazza Municipio riconvertita per alcune ore in un lido attrezzato. È la protesta che hanno organizzato davanti alla sede del Comune di Napoli i comitati per il “Mare libero e gratuito” per chiedere la rimozione degli ostacoli che impediscono di accedere alla costa e contro l’ordinanza del Comune che limita il numero di persone ammesse nei pochissimi tratti di spiaggia gratuita.

Napoli, per la spiaggia libera si deve camminare in acqua sotto il pontile del lido

di
Antonio di Costanzo

27 Giugno 2022

Perché a Napoli, così come in molte altre zone d’Italia, la maggior parte di costa è consentita solo a chi paga ai privati per avere ombrellone e lettini con un costo che, se va bene, supera i 30 euro al giorno. E così ieri per protesta i comitati hanno inaugurato il lido San Giacomo in concomitanza con l’entrata in vigore della contestata ordinanza firmata dall’assessore al Mare Paolo Mancuso.

Davanti alla sede del Comune oltre a ombrelloni, asciugamani,  gommoni, e catamarani sono spuntate anche fornacelle, tavolini e sedie, tende e amache. E per non far mancare nulla a una giornata di relax sono state dispensate anche granite e vino bianco fresco.

Napoli, protesta per “liberare il mare”: sbarco sui lidi con i kayak

di
Antonio di Costanzo

26 Giugno 2022

I comitati chiedono un incontro all’assessore Mancuso e al sindaco Gaetano Manfredi. “Il Comune revochi il provvedimento sul numero chiuso che proprio a partire   istituzionalizza l’esclusione – affermano – il problema del sovraffollamento delle spiagge pubbliche si risolve allargandole, non riducendo ulteriormente il diritto al mare dei propri concittadini”.

Tassa sul mare, a Napoli esplode la protesta: “Non è giusto, le spiagge sono di tutti”

di
Tiziana Cozzi

26 Giugno 2022

Sempre i manifestanti premono per l’immediata rimozione di “cancelli e ostacoli privati che ovunque impediscono abusivamente l’accesso al mare nelle varie discese e lidi, accesso comunque previsto dalla legge e il ritiro progressivo delle concessioni ai privati e bonifica delle spiagge inquinate. Da Bagnoli a Posillipo fino a Napoli Est vogliamo l’accesso al mare e le spiagge pubbliche e accessibili. I napoletani rivogliono il mare, le concessioni eterne ai lidi sono già state ritenute illegittime dalla corte europea”.

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