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Torna libero il regista canadese Paul Haggis (69 anni), accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 29 anni di origine inglese. La gip del tribunale di Brindisi Vilma Gilli ha accolto la richiesta di scarcerazione presentata dal legale del premio Oscar, il penalista barese Michela Laforgia. Haggis era agli arresti domiciliari dal 19 giugno in un casale tra le campagne di Ostuni. L’istanza di scarcerazione era stata deposita all’indomani dell’incidente probatorio in cui la presunta vittima, era stata ascoltata per otto ore e mezza, alla presenza dello stesso regista. La Procura di Brindisi si era opposta alla richiesta di scarcerazione. Ma ormai sono venute meno le esigenze cautelari e la 29enne è anche tornata a Londra.
La ragazza, difesa dall’avvocato del foro di Torino Claudio Strata, in sede di incidente probatorio aveva confermato integralmente la versione già fornita il 15 giugno scorso agli agenti della Squadra mobile di Brindisi. Quando ha raccontato di aver subito in diverse circostanze violenze sessuali da parte dell’uomo.
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“Ero affascinata, soggiogata, ammaliata da Paul – aveva spiegato – E mi sono trovata in una situazione che non avrei mai immaginato. Ho cercato di respingerlo, ma lui continuava e si mostrava indifferente”. I fatti si sarebbero consumati tra il 12 e 14 giugno in un b&b nel centro di Ostuni in cui Paul Haggis era arrivato per partecipare all’Allora fest, di cui è cofondatore.
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All’alba del 15 il regista avrebbe poi scaricato la ragazza fuori dall’aeroporto di Brindisi, dove è stata trovata, in stato confusionale e sotto shock, da una dipendente di Aeroporti di Puglia. Le immagini di video sorveglianza dell’aeroscalo brindisino hanno ripreso la scena dell’uomo che fa scendere la donna dall’auto, e va via, mentre lei spaesata, si guarda intorno. Il regista continua a professarsi innocente e parla di rapporti consenzienti.
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