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“Preoccupatevi, siamo alla variante finale!”. François Balloux non è uno scienziato qualunque. E’ il direttore dell’Istituto di genetica dell’University College di Londra e il virologo che ha diretto il primo sequenziamento su larga scala di Sars-Cov2. Se lui su Twitter scrive di aver osservato “la variante BA.6, la bestia finale”, è facile mettersi in allarme.
Se poi aggiunge che la nuova variante ha un R0 superiore a 17 e “causa encefalopatia fulminante con edema cerebrale e lesioni talamiche bilaterali, siate preoccupati, molto preoccupati”, si possono avere due reazioni. O seguire il consiglio e preoccuparsi molto, come hanno fatto alcuni suoi lettori su Twitter, oppure subodorare uno scherzo da parte dell’esimio.
Qualcuno gli ha chiesto se fosse una notizia vera, e lui ha risposto “sì e no”. Altri, opportunamente, hanno fatto notare a Balloux che il suo buonumore potrebbe essere frainteso, e la sua responsabilità di scienziato seguito dal pubblico gli dovrebbe consigliare di essere più sobrio. Alla fine l’esperto ha dovuto pubblicare un altro tweet per riportare la calma: “Stavo ovviamente scherzando. Non è stata osservata alcuna variante BA.6”. Aggiungendo “fino a oggi”.