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La settimana prossima saranno finalmente disponibili i nuovi Google Pixel Buds Pro, che non saranno solo dotati di funzionalità avanzate come cancellazione attiva del rumore e audio spaziale (in arrivo con un aggiornamento più avanti), ma anche di una connettività multipoint molto simile a quella degli AirPods.
I nuovi auricolari di Google infatti permetteranno di passare da un dispositivo all’altro automaticamente, in base a quello che si sta utilizzando (solo gli ultimi due). La funzione è stata annunciata dalla società stessa con un post sul suo blog in cui ne elenca i dettagli.
Angela Hsiao, Product Manager della divisione Multi-Device Experiences di Google, spiega che la nuova tecnologia di commutazione audio si basa sulla funzione Fast Pair, che consente di collegare automaticamente gli auricolari Bluetooth allo smartphone o tablet e salvarli sull’account Google in modo da sincronizzarli su tutti i dispositivi collegati.
Come abbiamo visto Google sta espandendo enormemente la funzione, che sarà implementata anche su Pixel Watch e forse con Android 13 anche con tutti i dispositivi Android compatibili.
Angela Hsiao prosegue spiegando che la loro tecnologia capirà cosa si sta ascoltando e determinerà su quale dispositivo convogliare l’audio a seconda che sia una telefonata, musica o altro. Come molti di noi avranno sperimentato, la funzione di commutazione automatica (disattivabile) non è proprio perfetta sugli AirPods, e Google mette le mani avanti con una notifica che consentirà di riportare l’audio sul dispositivo originale.
La nuova funzione sarà attivabile su dispositivi supportati nelle impostazioni “Dettagli dispositivo” tramite un interruttore apposito, quindi per chi non la vorrà potrà essere disattivata.
Ma come abbiamo visto Google vuole estendere alcune funzioni esclusive dei Pixel anche ad altri dispositivi, quindi se da un lato Fast Pair potrà arrivare anche ai telefoni non Pixel, anche la nuova commutazione audio sarà disponibile in futuro su altri auricolari. Al momento è previsto l’arrivo “nelle prossime settimane” su dispositivi selezionati Sony e JBL, ma Google afferma di essere al lavoro per aggiungere in futuro altre piattaforme e dispositivi (forse persino Windows?).