[ Leggi dalla fonte originale]
Pierfrancesco Majorino, europarlamentare del Pd, lei dà un giudizio su Letizia Moratti non migliore di quello su Fontana. È un avvertimento anche a chi nel centrosinistra non ha escluso di candidare la vice governatrice in Lombardia nel 2023? “Prima di tutto, credo che vada smascherato il tentativo di Letizia Moratti di presentarsi sempre come una manager che risolve i problemi. In Lombardia è arrivata quando la campagna di vaccinazione era già stata organizzata dal generale Figliuolo. Lei è stata abile a prendersene i meriti, ma per il resto in questi anni non ha lasciato traccia. A parte la competizione per vincere la candidatura di Expo Milano 2015 che le va oggettivamente riconosciuta, tutti ricordiamo la sua pessima gestione comunale milanese”.
Regione Lombardia, tra dimissioni ed election day: la tentazione della Lega dopo la sfida di Moratti
di
Giuseppina Piano
E se alla fine Moratti non appoggiata dal centrodestra si candidasse con il centro?“Qualcuno c’è già stato che ha speso parole positive nei suoi confronti. Per me l’ipotesi di averla come candidata del centrosinistra in Lombardia è semplicemente un film dell’orrore. Non voglio nemmeno pensarci o prendere in considerazione questa eventualità”.
Carlo Calenda di Azione, però, insiste nel chiedere anche in Lombardia l’esclusione dei Cinque stelle dalla coalizione. “Credo che le elezioni Regionali siano una sfida aperta. A causa degli errori clamorosi che la destra ha fatto in questi anni. Sono convinto che molti lombardi siano convinti di meritare più rispetto da parte di una intera classe dirigente che li ha governati e di cui fa parte anche Letizia Moratti. La sfida è aperta e sono convinto che si giocherà con maggiore attenzione ai temi lombardi perché questa volta non saremo schiacciati dal confronto politico nazionale, che ha pesato cinque anni fa penalizzando un candidato eccellente come Giorgio Gori”,
Cosa intende dire? “Che al confronto sul futuro della Lombardia che ci sarà in primavera dovremo arrivarci a testa alta”.
Nel frattempo, il candidato non c’è ancora e a questo punto non ci sarà nemmeno entro l’estate come aveva inizialmente promesso Enrico Letta. “Secondo me, il candidato si può individuare a cavallo delle elezioni Politiche. Subito prima o subito dopo. In ogni caso, abbiamo sempre dichiarato che la scelta sarebbe stata fatta appena dopo l’estate. L’importante è che il Pd e le forze politiche che in questi anni hanno costruito l’opposizione in Lombardia portino avanti questa sfida con molta determinazione. Mi auguro che nessuno si sottragga e costruisca una terza candidatura”.
Caro Cottarelli a questo punto potrebbe essere la sintesi vincente?“È una persona che stimo molto, ma come altre più legate alla politica. Sarebbe una figura positiva, ma come altre”.
Su cosa puntare allora?“Su un progetto alternativo su sanità, lavoro. E sul portare avanti una posizione radicalmente diversa da quella di chi ha governato in questi anni. Altrimenti non ha senso criticare le scelte di Letizia Moratti. Dobbiamo portare avere una posizione radicalmente diversa”.
C’è ancora tempo per fare le primarie? “Ora è molto più difficile di prima. Magari il tempo farà fare a tutti uno sforzo per trovare una candidatura unica forte. Anche se le primarie restano lo strumento migliore”.