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Guerra dei trapper, gli amici di Simba La Rue si difendono: “Finto il rapimento di Baby Touchè”

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“Baby Touché non è stato rapito, era tutta una finzione per aumentare le visualizzazioni su Instagram e monetizzare sulla faida con Simba La Rue”. Così, in sostanza, si sono difesi il manager di Simba La Rue, Chakib Mounir detto Malippa, e altri due giovani senegalesi finiti in carcere lo scorso venerdì con l’accusa del sequestro di persona del trapper padovano Baby Touchè, alias di Mohamed Amine Amagour.

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I tre ragazzi, tutti difesi dall’avvocato Niccolò Vecchioni, sono comparsi oggi davanti al gip Guido Salvini per la seconda tornata degli interrogatori di garanzia relativi all’inchiesta dei carabinieri della compagnia Duomo e del pm Francesca Crupi su due presunte aggressioni commesse in un faida tra il gruppo di Simba La Rue e quello di Baby Touchè.

Secondo i giovani arrestati, il sequestro di Touchè, che era stato documentato in diretta Instagram dallo stesso Simba, sarebbe in realtà tutta una montatura per monetizzare sui social una futura collaborazione musicale tra i due cantanti. Sia Malippa, 24 anni, che gli altri due ragazzi (Papa Loum, 24 anni e Ndiaga Faye, 25 anni) hanno detto – da quanto appreso – che la sera del 9 giugno erano rientrati a Milano dopo aver girato un video musicale a Marsiglia. In via Boifava, dove avevano accompagnato un loro amico, avrebbero incontrato casualmente Baby Touchè insieme a un paio di amici e a quel punto Touchè e Simba si sarebbero picchiati. Poi avrebbero deciso di comune accordo di realizzare dei brevi video in auto in cui Touché ammetteva di aver offeso Simba con dei ‘dissing’ e quest’ultimo si “vendicava” degli insulti subiti.

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Dopo il teatrino Simba sarebbe sceso dall’auto mentre Touché avrebbe proseguito la serata spontaneamente con loro fino a Calolziocorte, nel Lecchese. Una ricostruzione della serata che combacia con le dichiarazioni rese dallo stesso Touché quando è stato sentito dai militari dell’Arma. Per i tre ragazzi interrogati oggi, l’avvocato Vecchioni ha chiesto la revoca della misura cautelare in carcere. Istanza su cui il gip Salvini si è riservato. E’ fissato per domani l’interrogatorio di Simba La Rua, trasferito nei giorni scorsi dall’ospedale al reparto infermeria di San Vittore, per il periodo di convalescenza dopo il ferimento a coltellate subito a metà giugno a Treviolo, in provincia di Bergamo. Episodio ritenuto dagli inquirenti una ritorsione al rapimento di Baby Touchè.

La procura di Milano è da sempre convinta che il sequestro rientra tra i diversi episodi di aggressioni e accoltellamenti che tra Padova, Lecco, Bergamo, Jesolo e Milano hanno infiammato negli ultimi tempi la scena trapper.

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