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Simboli, liste, candidati. Ecco quali son le regole per i partiti che si presenteranno alle elezioni del 25 settembre, le prime nella storia della Repubblica che si svolgeranno con una campagna elettorale in piena estate. Campagna che i partiti dovranno portare avanti fatta in fretta e furia. Quali sono le procedure e qual è il cronoprogramma da seguire, orari compresi, lo ha stabilito il Viminale.
Il logo prima di Ferragosto
Il contrassegno dovrà essere depositato prima di Ferragosto. Dalle ore 8 del 12 agosto alle 16 del 14 agosto, infatti, al il ministero dell’Interno dovrà avvenire il deposito dei contrassegni dei partiti o movimenti che parteciperanno alle elezioni.
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Liste alla Corte d’appello
La finestra per la presentazione delle liste e candidature si aprirà invece tra le 8 del 20 agosto e le 20 del 21 agosto presso le cancellerie delle Corti di appello.Oltre al contrassegno di lista i partiti – entro lo stesso periodo di tempo – dovranno depositare presso il ministero dell’Interno anche lo statuto, “qualora il partito o gruppo politico organizzato risulti iscritto nel registro dei partiti politici”, o, in mancanza dell’iscrizione al registro, “una dichiarazione in cui vengono indicati gli elementi minimi di trasparenza del medesimo partito o gruppo politico”. Dovranno anche depositare l’eventuale dichiarazione di collegamento in una coalizione di liste ed il programma elettorale con l’indicazione del capo della forza politica.
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Curriculum Vitae
Entro il 14/o giorno dalla data delle elezioni i partiti che si presentano alle elezioni sono obbligati a pubblicare, sul proprio sito, il curriculum vitae fornito dai propri candidati e il relativo certificato rilasciato dal casellario giudiziale.
Contrassegni, no a immagini religiose
Per quanto riguarda i contrassegni di lista, è vietato presentare immagini “che riproducono immagini o soggetti religiosi”. Ai partiti che non abbiano un simbolo tradizionale e ai gruppi politici “è fatto assoluto divieto di presentare contrassegni identici o confondibili con quelli che riproducono simboli utilizzati tradizionalmente da altri partiti”. Vige anche il divieto di presentare contrassegni che fanno riferimento a ideologie di stampo fascista o nazista. Per i contrassegni risultati regolari, il ministero restituisce al domicilio del depositante, nei due giorni successivi a quello in cui è scaduto il termine per il deposito, un esemplare del contrassegno con l’attestazione dell’avvenuto deposito e della sua regolarità. Per quelli risultati non regolari il ministero invita il depositante a sostituire il contrassegno entro 48 ore dalla notifica del relativo avviso. Contro le decisioni del Viminale sui contrassegni è possibile fare opposizione – entro 48 ore dalla decisione – all’Ufficio centrale nazionale costituito presso la Corte suprema di cassazione.
Candidati, alternanza nelle liste per genere
Specifiche disposizioni sono previste per garantire la rappresentanza di genere nella formulazione delle liste dei candidati. nella successione interna delle liste nei collegi plurinominali. Innanzitutto, i candidati devono essere collocati secondo un ordine alternato di genere, a pena di inammissibilità (ad esempio: donna, uomo, donna, uomo). Per la Camera è stabilito che, nel complesso delle candidature presentate da ogni lista o coalizione di liste nei collegi uninominali a livello nazionale, nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore al 60%. Al Senato le medesime previsioni sulle quote di genere per i candidati uninominali e per i capolista nei collegi plurinominali sono stabilite a livello regionale.