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di Ida Macchi
Sono un alleato della salute dei tuoi occhi: d’estate non puoi fare a meno di un buon paio d’occhiali da sole perché gli ultravioletti, oltre a provocarti irritazioni e secchezza oculare, sono dannosi per retina, cornea e cristallino e possono aprire la strada a malattie come la cataratta o la degenerazione della macula, la parte più sensibile della retina. Vale perciò la pena di scegliere con attenzione questo accessorio.
Il potere filtrante delle lenti
Il primo dato di cui tenere conto: «Il potere filtrante delle lenti, che deve bloccare almeno il 99% degli Uvb e il 95% degli Uva», suggerisce Roberto Coter, ottico a Milano. Trovi questi dati sul foglietto illustrativo, ma li puoi verificare in diretta anche nel negozio dell’ottico, con un apposito strumento (lo spettrometro). Attenzione al materiale: «Ok a lenti di vetro temprato, cristallo sottilissimo e leggero che non si opacizza, non si graffia e protegge bene dagli Uv, ideale per qualsiasi occasione. Sì anche a lenti in CR39, materiale plastico estremamente leggero e resistente ai graffi, ma soprattutto a quelle in policarbonato, ancor più leggere e infrangibili, ma 100% Uv block», aggiunge l’ottico. «Sono ideali in spiaggia, ma anche per lo sport perché molto resistenti. Meglio evitare le lenti in acrilico: si deteriorano in fretta e, se esposte al calore, tendono a deformarsi».
Il colore giusto
Nella scelta del colore, non farti ingannare: le lenti più scure non sono quelle che proteggono di più dagli Uv perché il filtro solare dipende dal materiale della lente e non dalla tinta. Meglio evitare, perciò, occhiali alla Blues Brothers: quando la luminosità ambientale si riduce, mettono inutilmente sotto stress la pupilla, obbligandola a dilatarsi per far passare più luce. «Meglio orientarsi su lenti che lasciano passare una quota di luce visibile intorno al 50%, ovvero con un potere filtrante di classe 2 o 3, ulteriore caratteristica che trovi indicata nel foglietto illustrativo», consiglia Roberto Coter.
«Riserva invece quelle di classe 4 solo se utilizzi gli occhiali in alta montagna o su superfici molto riverberanti, come quella del mare se fai surf. Proibito, invece, usarli per la guida». Il colore della lente, però, può darti un comfort in più: «Il marrone, per esempio, aumenta il contrasto bloccando in parte la luce blu ed è ideale se sei miope», spiega il nostro ottico. «Il verdino ottimizza la visione se sei ipermetrope, il grigio fumè è ok se i tuoi occhi sono molto sensibili alla luce, mentre il grigio-verde scherma meglio le radiazioni solari ed è il colore ideale per occhiali da usare nelle situazioni di forte abbagliamento».
Gli “optional”
Se vuoi che i tuoi occhiali da sole siano ancor più versatili, punta sugli “optional”.
Lenti polarizzate Riducono i riflessi, garantiscono immagini più nitide, riducono lo stress visivo e permettono di vedere meglio anche i fondali. Ideali per guidare e stare in mare aperto.
Lenti alla melanina Contengono una sostanza fotoprotettiva con le stesse prerogative del pigmento oculare che fa naturalmente da barriera alla luce solare. Adatte a chi ha occhi chiari e fotosensibili.
Lenti specchiate Hanno una superficie esterna simile ad uno specchio, assorbono meglio la luce e offrono la massima protezione. Ideali sui ghiacciai.
Lenti fotocromatiche Si adattano da sole alle condizioni di luminosità, schiarendosi nelle zone d’ombra e scurendosi in quelle illuminate. Sono adatte soprattutto in alta montagna, ma non al mare: gli infrarossi (i raggi che scaldano) rendono meno efficienti le loro capacità camaleontiche. Sconsigliate anche per la guida: nell’abitacolo non riescono ad adattarsi abbastanza rapidamente ai passaggi dalla luce al buio, come capita se si entra in una galleria.
La montatura
La montatura deve essere proporzionata al viso e calzare bene per non diventare una morsa o scivolare sul naso, trasformando gli occhiali in una protezione inutile. «Orientati su un modello a mascherina se usi gli occhiali per fare sport: ti permette anche la visione laterale, senza dover girare eccessivamente la testa», suggerisce Roberto Coter. «Ok anche ai modelli con lenti laterali, soprattutto per le gite in alta quota. Per quanto riguarda i materiali, sì a montature in titanio o in plastica abbastanza elastica come quelle in nylon, optyl, policarbonato e poliammide: sono leggere, ma resistenti agli urti».
Il collirio anti UV
Per ridurre gli effetti nocivi dei raggi solari, oggi ci sono anche i colliri anti Uv: non sono un’alternativa agli occhiali da sole, ma offrono una protezione in più. «Sono a base di sostanze (vitamine B2 ed E, amminoacidi) che creano un film protettivo sulla superficie della cornea per 3-4 ore, rendendola più resistente agli insulti dei raggi solari», spiega il dottor Pasquale Covelli, oculista dell’ospedale Valduce di Como.
Occhio al marchio
l’Unione Europea ha classificato gli occhiali da sole come “dispositivi di protezione individuale” (Dpi), e come tali devono essere accompagnati dalla marcatura CE (leggibile e indelebile, di solito impressa all’interno di una stanghetta), attraverso cui il fabbricante attesta sotto la propria responsabilità la rispondenza ai requisiti di sicurezza previsti dalla legge, tra cui resistenza meccanica agli urti, assenza di distorsione delle immagini, utilizzo di materiali non nocivi per la salute, assenza di asperità, spigoli vivi, sporgenze o altro che sia in grado di provocare un’irritazione eccessiva o delle ferite.
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