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Dopo lo strappo con il Pd, Azione di Carlo Calenda scivolerebbe al 2%. Lo rivela un sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24, diffuso oggi. La coalizione di centrodestra, rispetto alla scorsa rilevazione, cresce grazie all’avanzamento della Lega e di Forza Italia mentre arretra il centrosinistra, prevalentemente a causa dell’uscita di Azione. Quest’ultimo partito e +Europa sono stati sondati separatamente nell’ottica di una scissione imminente e sommati perdono 1 punto percentuale mentre cresce il M5S. Nel dettaglio, FdI resta stabile al 24,2%, il PD scende al 22,3% (-1,1%). La Lega registra un 14% (+0,5%) mentre il M5S ottiene il 10,6% (+0,7%). FI raggiunge l’8,9% (+0,9%); Sinistra italiana/Europa Verde si attesta al 3,9% (-0,1%); ItalExit al 3,2% (+0,6%); Azione al 2% (la scorse settimana era stata rilevata con +Europa), Italia Viva al 2,2% (-0,4%); Impegno Civico all’1,5% (- 0,3%); +Europa all’1,6% (la scorse settimana era stata rilevata con Azione); Noi con l’Italia – L’Italia è al Centro allo 0,8%; Unione Popolare allo 0,7%; Udc – Coraggio Italia allo 0,3%. La quota di indecisi e astenuti è pari al 38,7%. Complessivamente, la coalizione di centrodestra è attestata al 48%.
Cantiere terzo polo, Renzi incontra Calenda: “Non finirò come Letta”
di
Giovanna Casadio
,
Lorenzo De Cicco
Dall’analisi, emerge che gli italiani hanno pochissima fiducia nella politica (83%), anche tra quelli che comunque votano: una sfiducia che spesso si tramuta in rabbia, soprattutto tra i votanti (60%). I due temi principali responsabili del progressivo aumento dell’astensione sono – in base al sondaggio – gli interessi particolari dei politici (52%) e il non mantenere da parte dei partiti gli impegni assunti (49%).
Per il sondaggio, le figure in cui le persone ripongono ancora maggiormente fiducia sono il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (62%) e Mario Draghi (56%). Seguono: Giorgia Meloni (40%), Silvio Berlusconi (36%), Giuseppe Conte (35%), Matteo Salvini (32%), Enrico Letta (25%), Luigi Di Maio (19%), Matteo Renzi (15%) e Carlo Calenda (16%). Il sondaggio è stato realizzato con 1.000 interviste svolte tra il 7 e l’8 Agosto, su un campione rappresentativo della popolazione italiana.