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VENEZIA – Sulla spiaggia sì, ma nel bar che dista centro metri, in centro storico o in pineta è meglio di no. Nel nome del decoro alcuni comuni della costa veneziana hanno deciso di bandire i costumi oltre la linea della spiaggia. In alcuni casi, come a Caorle o Eraclea, con vere e proprie ordinanze del sindaco. A Jesolo, lanciando piuttosto un appello al buon senso. Niente bikini e niente torso nudo per l’aperitivo.
Il primo Comune ad adottare l’ordinanza è stato Caorle, seguito da Eraclea. Si rischiano multe salate, anche se per ora prevale la linea morbida. “Si tratta solo di avere un po’ di buon senso”, dice il sindaco di Caorle, Marco Sarto, “e qualche volta è giusto richiamare i turisti ad averlo. In una località come la nostra, dove il centro storico è a ridosso della spiaggia, e dove ci sono anche il duomo e un santuario affacciato al mare, è giusto ricordare ai turisti che non si entra in chiesa a torso nudo”.
Il Comune ha installato all’ingresso del centro storico alcuni cartelli che invitato i turisti a vestirsi prima di entrare a passeggiare. “Ma ci vorrebbe un’informazione continua”, continua Sarto, “i turisti cambiano ogni settimana”. Anche Eraclea ha applicato la stessa ordinanza “su richiesta degli stessi operatori del turismo”, ha ricordato più volte la sindaca Nadia Zanchin. La decisione però ha scatenato anche una serie di polemiche. “Siamo una città di mare che vieta la tenuta balneare”, è sbottata l’opposizione.
“Diciamo che ci sono persone abituate a stare in abiti succinti anche quando non sono in spiaggia”, riflette la sindaca di Eraclea, “e quindi quando si esce dalla spiaggia, anche per andare in pineta, è meglio mettere una maglietta. Multe non ce ne sono state, ma mi pare che il messaggio stia passando, le persone ne parlano. Nell’ordinanza non ci sono distinzioni legate all’età, ma è chiaro che non vale per i bambini, prima della norma c’è sempre il buon senso”.
Nessuna ordinanza a Jesolo, dove però sono gli stessi gestori dei locali a organizzarsi. Anche perché lungo via Bafile, sono in molti a passeggiare in costume, rientrano dalla spiaggia. All’enoteca letteraria “Corte dei Baroni”, per esempio, il titolare Roberto Dal Cin ha delle t-shirt pronte da far indossare a chi volesse entrare solo in costume. In molti altri casi sono gli esercenti a chiedere agli ospiti di indossare una maglietta.