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Pronto, Dario Vergassola, 65 anni, comico, cabarettista, volto televisivo, dove si trova adesso?
“Ho appena cacciato di casa una cimice, ma non una di quelle che nascondevano negli uffici di Berlusconi, no, una vera. E adesso vado al bar: lì si capisce la politica meglio che in un sondaggio della Ghisleri”.
Qual è il tema del giorno?
“Ieri si litigava sul fatto che Putin avrebbe chiamato Salvini e Berlusconi per chiedere di fare cadere Draghi. È un tema che appassiona moltissimo”.
E lei ci crede?
“Anche qui la chiamano fantapolitica, ma certe leggende hanno un fondo di verità. La fantapolitica è un po’ come il calciomercato. Giuseppe Conte manco aveva capito quel che stava facendo, Berlusconi non poteva dire di no al Cremlino, e Salvini è stato tante di quelle volte in Russia, capirai”.
Come si chiama il bar?
“Fuoricampo, quartiere Rebocco, La Spezia. Ci vengo da sempre, se metteranno il biliardo penso che starò qui tutto il giorno”.
Tra gli avventori la Meloni a quanto è data?
“Direi al 35-40 per cento”.
Così tanto?
“Sì, ma c’è tutta una zona grigia insospettabile che si capisce che voterà per lei”.
Cos’è la zona grigia?
“Quelli che stanno al bordo del bar e guardano gli altri giocare a carte, i silenziosi, gli indecisi: sono tanti eh”.
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di
Concetto Vecchio
Cosa pensa della Meloni?
“L’ho conosciuta. Una persona sensata quando non urla che è donna o cristiana. Bisognerà vedere se poi per cambiare gli ingranaggi del Paese userà l’olio normale o quello di ricino”.
Salvini piace ancora?
“Non pervenuto”.
Come non pervenuto?
“È metabolizzato. Del resto non si sa più cosa sia: da una mano tiene il rosario, dall’altro il mojito, confonde la Madonna col barista. È come Brosio”.
Lei votava Cinquestelle.
“E sono pentito. Che casino che hanno combinato”.
Conte come lo vede?
“Come uno che sta pescando da qualche parte, ma con maglie troppo larghe. E infatti raccoglie poca roba. È come se fosse già il passato”.
C’è il tecnico come al Bar sport di Benni?
Sì, è quello che viene da Lotta comunista, quello che sa tutto, anche di quel che succede al mercato”.
Lo scontro destra-sinistra appassiona ancora?
“C’è una categoria di proletari con un passato di sinistra che vota Meloni. Alcuni di loro percepiscono il reddito di cittadinanza e per dispetto al Pd votano Fratelli d’Italia”.
E lì interviene il tecnico?
“Spesso è benestante e quindi fa il seguente discorso: ‘Io che ho qualche soldo voto a sinistra, tu che non ne hai voti a destra’, ma questi poi ti toglieranno il sussidio e a me regaleranno la flat tax. Bella cosa”.
Calenda appassiona?
“Dicono che andrebbe steso sul lettino dello psicanalista”.
Addirittura?
“Calenda è come uno che ha preso un colpo di sole e che vaga senza meta per la città: lo devono soccorrere, dargli un po’ di acqua. L’altro giorno sentivo Matteo Richetti prenderla alla larga, mi faceva compassione, è dura ogni giorno dover cambiare opinione”.
La sinistra?
“Io la voterei. Fratoianni è un altro che ce la mette tutta, belle parole, sulla dignità, sullo sfruttamento, contro la precarietà, e poi a quelli per cui si batte gli sta sul culo. È il dramma della sinistra”.
Bonelli?
“I verdi dovrebbero essere al 15 per cento, pure di più, invece sono al 1,8. Un tema enorme che appassiona i giovani, ma non la classe dirigente. Può Calenda avere più voti dei Verdi?”.
Cosa dovrebbe fare Bonelli?
“Incatenarsi ogni giorno come Greta, come minimo”.
Draghi le piaceva?
“Non ho mai avuta simpatia per i banchieri, ma gli riconosco serietà. Gli rinfacciavano il fatto che non fosse stato eletto, beh, Razzi è stato eletto ma i destini di mia figlia li affiderei solo al primo”.
C’è uno che l’ha colpita?
“Pizzarotti. Un bravo ragazzo, ma già ha preso una cantonata con Grillo, e ora se ne va con Renzi, che se lo magnerà. Non capisco”.
Letta?
“Gli fanno tutti gli scherzi. E’ come quelli a cui suonano il campanello, lui si affaccia e gli altri scappano ridendo. Calenda ha fatto così”.
La sinistra si merita Meloni?
“Sì, per vent’anni. Lei non vince per merito suo, ma per demerito degli altri: orrendi proprio”.
Non è preoccupato?
“Ma cosa che mi succede? Sono italiano, benestante, battezzato, cosa vuole che mi faccia a me la Meloni?. Mi preoccupa il razzismo”.
Cioè?
“Questa cosa di dire ‘marocchino ha investito un uomo sulle strisce’. E tutti i geometri che investono sulle strisce? E i lombardi? Non leggo mai ‘lombardo ha investito un uomo sulle strisce'”.
Insomma, il bar Fuoricampo ha sostituito le vecchie sezioni?
“Sì, ma sabato parte il campionato e se lo Spezia piazzerà un buon colpo di mercato allora mi sa che l’agenda qui cambierà”.