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Sono sbarcati a decine con il primo aliscafo del mattino, vanghe e badili in mano. Tantissimi volontari hanno aderito alla richiesta di aiuto della gente di Stromboli e si sono uniti alle centinaia di abitanti, turisti, villeggianti dell’isola colpita dalla bomba d’acqua di venerdi mattina, dove purtroppo i danni sono ben più gravi del previsto con una trentina di case distrutte e inagibili e i loro abitanti evacuati a cui trovare una sistemazione. Tantissimi i ragazzi e persino in vacanza sull’isola che da ieri danno una mano a liberare le stradine e le case dai detriti e a ripulire le spiagge nella speranza di renderle agibili per i turisti arrivati sull’isola per ferragosto
Soccorsi in arrivo
Sull’isola sono sbarcati tra ieri sera e stamattina anche alcuni piccoli mezzi meccanici utilizzati dalle squadre dei vigili del fuoco, cinque, che hanno già effettuato circa 80 interventi per liberare case sommerse dal fango e consentire ai proprietari di poter entrare a prendere effetti personali. Gravemente danneggiati, soprattutto a Scari, alcuni esercizi commerciali.
Il sindaco: “Danni ingentissimi”
Il sindaco dell’isola Riccardo Gullo è pronto a chiedere lo stato di calamità. Oggi a Stromboli non piove ma naturalmente c’è la consapevolezza che alla prossima pioggia torrenziale il problema potrebbe riproporsi. “Per una stima dei danni è ancora presto, ma sono ingentissimi – dice Gullo – Sono state danneggiate case, esercizi commerciali e strutture pubbliche. Adesso occorrerà vigilare ogni volta che c’è la pioggia, lo stato di calamità è assolutamente necessario. L’opera di liberazione del paese dai detriti è la priorità in questo momento. Per ripristinare del tutto la viabilità serviranno ancora due-tre giorni – dice Gullo -. Mi auguro che la stagione turistica non subisca ripercussioni”.
Nell’isola c’è il tutto esaurito
Nel weekend di ferragosto l’isola è piena. “Per ospitare i volontari giunti qui ieri abbiamo dovuto pensare ad alloggi di fortuna, qualcuno è stato sistemato in parrocchia perché gli alberghi erano tutti pieni”. Il primo cittadino è in contatto con i vertici della Protezione civile nazionale e regionale, “oltre che con tutte le istituzioni coinvolte”. “Il sistema sta funzionando. Dove non è stato possibile portare via i detriti, sono stati creati dei canali di scolo per eventuale altra pioggia. Si lavora senza sosta perché tutto possa tornare alla normalità”, conclude.