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Il gong è tra una settimana: entro domenica prossima vanno consegnate le liste per le Politiche del 25 settembre. Ma al tetris-candidature, da destra a sinistra, mancano ancora tanti incastri. Unica certezza, quasi tutti i leader correranno per il Senato: da Enrico Letta a Silvio Berlusconi, da Matteo Salvini a Matteo Renzi e Carlo Calenda.
Centrosinistra
La direzione del Pd per chiudere sui nomi, prevista per oggi, è stata rimandata a domani. Segno che al Nazareno si continua a discutere e a smussare gli angoli. C’è il nodo Pier Ferdinando Casini, che potrebbe essere candidato in Emilia, ma 20 circoli locali hanno già protestato. E Letta non ha ancora deciso.
Luigi Di Maio dovrebbe correre in Campania all’uninominale, ma non sarebbe un seggio blindato. Roberto Speranza invece avrà un posto da capolista del Pd a Firenze, quota proporzionale. Andrea Marcucci, senatore ex renziano, dovrebbe correre all’uninominale Pisa-Livorno. Carlo Cottarelli sarà a Milano, dove si profila una sfida all’uninominale con Giulio Tremonti.
Sempre in Lombardia, in Senato, sarà candidata l’ex Cgil Susanna Camusso. A Roma 1, per Palazzo Madama, ci sarà Emma Bonino (contro Calenda per il Terzo Polo).
Alla Camera invece nel centro della Capitale all’uninominale è in pole Paolo Ciani, vicino a Sant’Egidio. Nicola Zingaretti ci sarà, ma capolista del proporzionale. Benedetto Della Vedova dovrebbe avere un collegio sempre in Lombardia, in teoria. Fra le truppe dimaiane, sperano in un uninominale Vincenzo Spadafora (in Campania), Laura Castelli (in Piemonte) e Lucia Azzolina, a Biella o in Sicilia. Uno tra Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli avrà un posto blindato in Toscana. Dal Pd smentiscono invece la candidatura del sindacalista Marco Bentivogli.
Terzo Polo
Sia Renzi che Calenda correranno per Palazzo Madama. Il primo a Milano (uninominale, più Firenze e Veneto come proporzionale), il secondo a Roma. Sempre a Milano potrebbe essere candidato l’ex sindaco Gabriele Albertini. Maria Elena Boschi, secondo Iv, dovrebbe avere un posto buono in lista a Roma, Teresa Bellanova sarà in Puglia, Elena Bonetti probabilmente a Mantova.
L’ex segretario Cisl, Raffaele Bonanni, dovrebbe correre da capolista in Abruzzo, mentre il generale Vincenzo Camporini dovrebbe essere schierato nel Lazio. Nel collegio di Benevento corre invece da sola contro tutti Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, che della città campana è sindaco.
Centrodestra
Nella coalizione FdI-Lega-Fi con in più i centristi di Lupi, Toti e Brugnaro, prosegue lo scouting. La direttrice d’orchestra Beatrice Venezi, 32 anni, dovrebbe essere candidata con Fdi. La Lega pensa a un seggio per Maria Giovanna Maglie, giornalista vicina a Matteo Salvini. Sarà ricandidata Marta Fascina, la compagna di Silvio Berlusconi. Con i forzisti anche Paolo Zangrillo, fratello di Alberto, medico del Cavaliere e presidente del Genoa: per lui è una riconferma.
Berlusconi: “Mattarella via se passa il presidenzialismo”
di
Serenella Mattera
L’ex candidato sindaco del centrodestra a Torino Paolo Damilano, che si era da poco allontanato dalla Lega, è indeciso se restare nel centrodestra accettando l’offerta dei centristi o se scegliere il Terzo polo. Tornerà in Parlamento Umberto Bossi, il senatur. In Veneto in casa FdI c’è fermento: l’assessora regionale Elena Donazzan, le cui uscite pubbliche in passato su temi sensibili (dai diritti civili alle foibe) hanno fatto notizia e non in senso positivo, rischia di restare fuori. Piccola curiosità: a sorpresa ha invitato i cittadini a firmare ai banchetti della sinistra radicale di Unione Popolare, per una “questione di democrazia”.
A Roma nuova corsa per l’ex magistrato Simonetta Matone, con la Lega, e probabilmente anche per il patron della Lazio Claudio Lotito. Renato Brunetta invece conferma: non si ricandiderà.
Movimento 5 Stelle e gli altri
Nel M5S si è sciolto il nodo delle candidature: 18 nomi saranno scelti direttamente da Giuseppe Conte, saranno concesse anche le pluricandidature. Il presidente quindi vince il braccio di ferro sulle regole con Beppe Grillo e Virginia Raggi. Intanto si progetta lo sgambetto a Luigi Di Maio nel collegio di Pomigliano. I vertici vogliono contrapporgli una candidatura forte, magari quella dello stesso Conte; se ne avvantaggerebbe il centrodestra, ma poco importa.
Oltre al nome di Federico Cafiero de Raho, ex procuratore nazionale Antimafia, gira quello di Dario Vassallo, fratello di Angelo, il sindaco di Pollica ucciso nel 2010. Nella “sua” Napoli, alla Camera, riecco Luigi De Magistris, due volte sindaco, con Unione popolare, la lista della sinistra radicale che sta raccogliendo le firme per presentarsi alle elezioni.
La lista Italia sovrana e popolare, promossa da Partito comunista e altre sigle sovraniste, lancia l’attrice Gina Lollobrigida, 95 anni, nel collegio del Senato a Latina.