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ROMA – Alcune certezze, accompagnate da pesanti nodi ancora da sciogliere: il Super Green Pass sarà varato stasera, dopo una giornata fitta di appuntamenti. Prima la cabina di regia politica, poi una riunione con le Regioni, quindi la seduta del Cts, infine il consiglio dei ministri. Tra le misure, l’obbligo del passaporto vaccinale ai turisti che soggiornano negli alberghi e la possibile estensione della carta verde per chi sale a bordo di un mezzo di trasporto pubblico a media percorrenza: treni e bus regionali, quindi, assai sfruttati dai pendolari. Da lunedì – data di entrata in vigore del nuovo decreto – chi ha tra i 18 e i 39 anni potrà accedere alla terza dose.
I numeri peggiorano
Non arrivano buone notizie sul fronte dei dati del contagio. Ieri con 689.280 tamponi si sono registrati 10.047 nuovi casi (martedì scorso erano stati 7.698). Il tasso di positività è all’1,5%. I decessi sono 83, mai così tanti dallo scorso 10 giugno. Undici in più i posti occupati in terapia intensiva, 90 nei reparti ordinari.
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23 Novembre 2021
I dubbi di Draghi
Lo snodo è decisivo, per certi versi anche drammatico. E Mario Draghi ne avverte tutto il peso. In Europa la situazione peggiora: i trentamila contagi in Francia, finora poco colpita, rappresentano un duro colpo a chi spera di cavarsela senza una stretta radicale sui No Vax. Per non parlare dell’Olanda, che ha iniziato a spostare i malati gravi in Germania. La pressione sul premier è fortissima. I ministri di Pd e Forza Italia – assieme a Roberto Speranza – chiedono di escludere i No Vax da ogni luogo ricreativo già in zona bianca. Più cauto, sul punto, Matteo Salvini. Ma anche Regioni importanti come Lazio, Campania, Toscana, Puglia, Lombardia e Veneto spingono per la linea dura. Il presidente del Consiglio porterà in cabina di regia due testi e aprirà la discussione. Tutto ruota attorno a un dilemma, che è poi il cuore del meccanismo del 2G: escludere i tamponi dal Green Pass soltanto dalla zona arancione (con altre restrizioni pure in giallo), oppure far valere il bando contro gli anti-vaccinisti subito e ovunque?
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di
Emanuele Lauria
23 Novembre 2021
Super Pass in bianco o giallo?
È appunto il nodo dei nodi. La soluzione più radicale prevede che già in zona bianca i No Vax vengano banditi da cinema e teatri, bar e ristoranti, palestre e stadi. L’altra possibile soluzione prevede l’inasprimento del giallo – con restrizioni sulla capienza valide solo per i No Vax – e il divieto di ingresso dall’arancione nei luoghi ricreativi e di svago. L’effetto, però, rischia di essere caotico, il meccanismo poco chiaro, i controlli assai difficili. Draghi teme che l’opzione più radicale determini un contraccolpo sul fronte della ripresa: tenere fuori i no-vax significa escludere da alcun consumi sei milioni e mezzo di persone.
Obbligo per 1,7 milioni
È una delle novità più clamorose. Il governo si prepara a imporre l’obbligo di vaccinazione per l’intero comparto difesa e sicurezza (500 mila dipendenti) e per il personale scolastico (1,2 milioni): in tutto, 1 milione e 700 mila persone. L’intero comparto significa Polizia e Carabinieri, Guardia di Finanza ed Esercito, Aeronautica, Marina e Polizia penitenziaria. Già si annunciano polemiche soprattutto sul fronte degli agenti di Polizia: alcune delle sigle sindacali sono ostili al provvedimento. A tutti verrebbe concesso poco meno di un mese – fino al 15 dicembre – per adeguarsi. Poi scatterebbe la sospensione dello stipendio.
Green Pass a 6 o 9 mesi
Alla vigilia del decreto, la linea ufficiale prevede una riduzione della durata del passaporto vaccinale da 12 a 9 mesi. Deciderà oggi il Cts. Resta in campo, però, anche l’idea di limitare il pass a sei mesi.
Alberghi solo con il Super Pass
Per tutelare il turismo, l’esecutivo valuta in queste ore anche la possibilità di imporre il Green Pass a chi accede a una struttura alberghiera. Finora l’obbligo valeva solo per palestre, piscine e centri benessere degli hotel. Nel frattempo, la ministra Maria Stella Gelmini spiega a Porta a Porta: “Dobbiamo salvaguardare la stagione invernale e sciistica ed evitare la chiusura delle strutture”.
Carta verde per i pendolari
Probabile che anche stavolta venga escluso il trasporto pubblico locale dall’obbligo di Green Pass. Possibile però che venga previsto l’obbligo di carta verde per treni e autobus a media percorrenza. Si tratta dei mezzi di trasporto scelti ogni giorno da centinaia di migliaia di pendolari.
Terza dose subito agli over 18
Da lunedì per gli over 18 dovrebbe essere possibile prenotare la terza dose, a patto che si sia ricevuta la seconda da almeno cinque mesi.
Salvini frena sui minori
Non dovrebbe essere introdotto il Green Pass per la fascia 5-11 anni, almeno per il momento. E comunque, Matteo Salvini ha chiesto di non forzare la mano. Almeno su questo.
Obbligo sul lavoro: è l’orizzonte
Non sarà in questo decreto. Ma l’esecutivo pensa di introdurre presto un obbligo vaccinale a tutti i dipendenti del settore pubblico e privato. Facendo leva sul Green Pass, oppure con un obbligo vero e proprio, sul modello di quello imposto ai sanitari. Molto dipenderà dalle decisioni del nuovo governo in Germania.