[ Leggi dalla fonte originale]
“Sulla via del ritorno, dopo lo show” aveva appena scritto nel suo ultimo post sui social, accompagnato dalla foto notturna di una strada deserta: è morto così Matteo Barattieri, 57enne geologo e ambientalista monzese, investito da un’auto pirata negli Usa mentre rientrava a piedi in hotel dopo aver assistito a un concerto del suo gruppo preferito (la rock band Blondie, guidata dalla front woman Debbie Harry) a Nashville, in Tennessee. “Per noi si tratta della perdita di un vero amico” è il saluto dei membri del gruppo Facebook “Parco di Monza per sempre”, che lui aveva fondato e oggi raccoglie oltre 2500 persone. E lo staff del blog “Monza Reale” promette che “ogni volta che passeggeremo nel parco ti penseremo. Ci hai insegnato tanto grazie alla tua passione per la natura”.
L’ultimo post di Barattieri è proprio una foto della strada dove è stato investito da un’auto che, secondo i media locali, non si è fermata a soccorrerlo: “And now on my way back, after the show. Walking. Some kilometers. As usual, after a Blondie gig. Along McGavock Pike. Nashville”, ha scritto Barattieri.
Molto conosciuto in tutta la Brianza e non solo per la sua attività ambientalista, Barattieri è ricordato da amici e collaboratori come “un personaggio unico, grande paladino della difesa della flora e della fauna”. Non manca un commosso messaggio da parte dell’istituto comprensivo di Bosisio Parini (nel Lecchese), dove il 57enne era supplente di matematica presso la scuola secondaria di primo grado La Nostra Famiglia: “Siamo sconvolti per la terribile disgrazia che ha colpito un valido e appassionato docente”.
Matteo Barattieri era inoltre un grande conoscitore dell’avifauna, in particolare di quella del Parco di Monza, nonché “impegnato attivamente nella divulgazione, didattica ed educazione nei settori naturalistico e ambientale – è il ricordo della sezione milanese del Gruppo Ornitologico Lombardo – Era autore di diverse pubblicazioni scientifiche in campo ornitologico, articoli e libri”.
Ha voluto ricordarlo pubblicamente anche il senatore del M5S Gianmarco Corbetta, che vive a Bovisio Masciago (in Brianza): “Matteo era una persona autentica, che credeva veramente in quello che faceva. Un ambientalista vero, non a parole – ha scritto – Me lo ricordo arrivare, tanti anni fa, a una nostra riunione a Monza in pieno inverno, in pantaloncini corti e bicicletta. Lui e la sua bici, inseparabili, qualunque fossero le condizioni meteo e la distanza da percorrere”. E dal WWF Insubria concludono: “Grazie Matteo per tutto quello che ci hai regalato in questi anni”.