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In Lombardia, a due settimane dal voto, non c’è solo il sorpasso di Fratelli d’Italia sulla Lega a preoccupare Matteo Salvini. Letizia Moratti non sembra avere alcuna intenzione di fare un passo indietro sulla sua candidatura alle Regionali del prossimo anno. Tanto che sembra prendere sempre più piede l’ipotesi che alla fine la vice governatrice e assessore regionale al Welfare possa candidarsi per il Terzo polo. Nella Lega, ma anche in Forza Italia sono in molti ormai ad essere preoccupati che questo scenario possa concretizzarsi dopo il voto del 25 settembre.
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I vertici del partito di Salvini ovviamente negano tutto e ufficialmente confermano che il candidato del centrodestra per la Regione sarà il governatore uscente Attilio Fontana, ma lontano dai taccuini non smentiscono più che sarebbe pronto un piano B. A sfidare Moratti, se davvero decidesse di candidarsi fuori dal centrodestra, sarebbe pronto niente meno che Giancarlo Giorgetti. Salvini aveva già provato sondarlo nei mesi passati senza successo, ma chi ha sentito nei giorni scorsi il ministro allo Sviluppo Economico del governo Draghi assicura che non starebbe più scartando a priori l’ipotesi. Un’ipotesi che prenderebbe quota specie se Giorgetti non dovesse far parte del governo che uscirà dalle elezioni del 25 settembre.
Nel frattempo, Moratti continua a tessere la sua tela. I contatti con i vertici del centrodestra, ma anche con Matteo Renzi e soprattutto Carlo Calenda non si sono mai interrotti. A tutti, la vice governatrice avrebbe garantito assoluta neutralità durante la campagna elettorale. Dopo il voto, però, si sarebbe tenuta le mani libere. Prima per rilanciare al centrodestra l’offerta della sua candidatura alla guida della Regione. Per poi fare il grande passo e annunciare la sua corsa per le Regionali del 2023. A determinare la scelta, con ogni probabilità, sarà il risultato del Terzo polo in Lombardia. Se per esempio, la lista di Renzi e Calenda dovesse superare quella di Forza Italia proprio nella regione dove nel 1994 Silvio Berlusconi fondò il Polo della Libertà.
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di Andrea Montanari
Nel frattempo Fontana, che ha già più volte annunciato la volontà di ricandidarsi il prossimo anno, prosegue il suo tour nelle province lombarde. “Occorre un taglio dell’Iva sui prezzi di generi alimentari – pane, pasta, riso, latte, frutta e verdura – per rilanciare i consumi e generare crescita ed equilibrio a vantaggio di settori in difficoltà”, ha proposto ieri il presidente della Regione che oggi insieme a Salvini parteciperà ad un ad un appuntamento elettorale in un bocciofila di via Padova. Chi è pronto a scommettere in una discesa in campo di Giorgetti per neutralizzare la candidatura di Letizia Moratti è convinto che a Fontana potrebbe essere offerto in incarico d rilievo nel prossimo governo. Magari per occuparsi di autonomie locali. Un argomento sul quale forse non a caso è tornato ad insistere Salvini, che nel 2017 quando Roberto Maroni indisse il referendum regionale sul tema rimase particolarmente freddo.