[ Leggi dalla fonte originale]
Sul suo profilo Instagram la passione per i cimeli della Prima guerra mondiale è celebrata in tanti scatti. Ma non erano solo elmetti e medaglie: Daniel Biavaschi collezionava ordigni bellici di ogni tipo, tutti sistemati nel box del garage nel condominio dove vivono i suoi genitori, a Milano in via Banfi, quartiere Gratosoglio. Ed è qui che venerdì pomeriggio uno di quei residuati bellici è esploso: il 34enne ha perso una mano, e ora è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Niguarda.
Esplode un residuato bellico in garage al Gratosoglio: 34enne ex di Forza Nuova perde una mano
di Ilaria Carra, Luca De Vito
Biavaschi ha militato per anni in Forza Nuova, e anche di questo sui suoi profili – dove sono già arrivati i primi hater – ci sono tante foto, tra volantinaggi, manifesti, tatuaggi esibiti. Ma da qualche tempo si era invece avvicinato alla più ampia compagine di estrema destra “Rete dei patrioti”: si era trasferito in Spagna, dove studia teologia, e in questi giorni era a Milano in visita ai suoi genitori: dormiva nel suo camper, ma ieri pomeriggio era nel garage, probabilmente impegnato in qualche attività di manutenzione e di catalogazione della sua collezione, che comprende – questo hanno trovato i carabinieri – anche due metal detector e numerosi residuati bellici, in gran parte risalenti alla Prima guerra mondiale e, da quanto raccontato da lui sui social, in gran parte recuperati durante escursioni mirate in montagna e nei boschi lombardi: molti, ma evidentemente non tutti, erano stati resi inerti.
(ansa)
Il 34enne era già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti legati proprio alla sua militanza: nel 2015 era stato rinviato a giudizio con altri 18 militanti di Forza Nuova per una serie di episodi violenti avvenuti durante la campagna elettorale per le Comunali di Milano del 2011, elezioni in cui si era candidato – senza successo – come consigliere comunale con FN. Tra queste l’irruzione in una sede dell’Aler, l’agenzia regionale per l’edilizia popolare, e l’aggressione a cinque ragazzi di Blocco studentesco, ma anche l’irruzione nel centro Pime durante un dibattito organizzato dagli scout tra i candidati sindaco Pisapia, Moratti e Palmeri. A processo erano finiti tutti con accuse a vario titolo di lesioni personali aggravate, esplosioni pericolose, violenza privata aggravata e porto di armi e oggetti attinenti atti a offendere. L’uomo è adesso piantonato in ospedale, accusato di detenzione di materiale bellico dismesso.
(fotogramma)