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Quella appena conclusa è stata la settimana con meno casi di infezione da coronavirus nel 2022. Tra lunedì e ieri le nuove diagnosi sono state 110.014 (cioè il 16,5% in meno dei sette giorni precedenti). Era dal periodo tra il 29 novembre e il 5 dicembre del 2021 che il dato non era così basso. La discesa dunque prosegue, cosa molto positiva in vista dell’autunno, quando alcuni esperti temono una ripresa della curva. Questa settimana le Regioni iniziano le somministrazioni dei nuovi vaccini (come terza o quarta dose) bivalenti e i responsabili della sanità si augurano che l’adesione sia alta anche se il virus fa meno paura.
Regioni e Province, solo Bolzano in crescita
Solo a Bolzano si osserva un aumento dei casi settimanali, che sono passati da 1.285 a 1.435 (+150, +11,6%). In tutte le altre Regioni e a Trento i numeri sono in calo. La Calabria passa da 7.173 a 4.473 casi (-2.700, -37,6%), la Valle d’Aosta da 259 a 186 (-73, -28,1%), la Basilicata da 1.605 a 1.193 (-412, -25,6%), la Sicilia da 8.588 a 6.611 (-1.977, -23%), la Puglia da 7.016 a 5.472 (-1.544, -22%), la Campania da 12.552 a 9.865 (-2.687, -21,4%), il Friuli Venezia Giulia da 3.449 a 2.835 (-614, -17,8%), il Veneto 15.713 a 12.911 (-2,802, -17,8%), la Liguria da 3.613 a 2.970 (-643, -17,7%), il Molise da 833 a 686 (-147, -17,6%), l’Abruzzo da 4.852 a 4.023 (-829, -17%), le Marche da 4.092 a 3.422 (-670, -16,3%), l’Emilia-Romagna da 10.085 a 8.590 (-1.495, -14,8%), la Lombardia da 19.156 a 16.586 (-2.570, -13,4%), la Sardegna da 2.705 a 2.342 (-363, -13,4%), il Piemonte da 8.539 a 7.598 (-941, -11%), la Provincia di Trento da 1.860 a 1.660 (-200, -10,7%), la Toscana da 5.786 a 5.327 (-459, -7,9%), il Lazio da 10.560 a 9.816 (-744, -7%), l’Umbria da 2.078 a 2.013 (-65, -3,1%).
Si svuotano le terapie intensive
Ieri i ricoverati con il Covid in tutti i reparti, intensivi e non, erano 4.103. In una settimana sono stati liberati 660 letti, cioè il 13,8%. Il sistema sanitario è quindi sempre meno impegnato ad assistere le persone colpite dal coronavirus. Anche in questo caso il dato è il più basso di tutto il 2022 e per trovare numeri simili bisogna tornare al novembre dell’anno scorso. Per quanto riguarda le terapie intensive, ieri assistevano 180 persone, 10 in meno di domenica 4 settembre (il 5,2%). Bisogna risalire ancora di più nel tempo per trovare un dato simile, di oltre un anno. Addirittura al luglio del 2021. L’impegno degli ospedali è quindi modesto e questo è l’aspetto più positivo dei dati settimanali.
Quasi un quarto di morti in meno
Il numero totale dei decessi ieri è arrivato a 176.209. Nella settimana appena conclusa hanno perso la vita 377 persone, cioè meno di 54 al giorno. Il dato è in discesa del 22% rispetto a quello dei sette giorni precedenti, quando i morti sono stati 485 (e prima ancora 625 e 662). Anche questa è una tendenza positiva.