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Tutto è cominciato a metà pomeriggio di ieri con una pioggia forte e torrenziale ma solo a sera si è avuto contezza che la bomba d’acqua che si è abbattuta nel giro di un’ora tra Ancona e Pesaro aveva lasciato dietro di sè morte e devastazione:dieci vittime e quattro dispersi tra cui due bambini il bilancio che ormai sembra definitivo.
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La bomba d’acqua
Cantiano, Sassoferrato, Senigallia. E’ tra Ancona e Pesaro che dopo le 18 centinaia di chiamate ai vigili del fuoco lasciano presagire il disastro: macchine trascinate via dall’acqua, decine di persone intrappolate, case e locali commerciali invasi dall’acqua, corsi d’acqua esondati, alberi abbattuti, frane e black out in corso. Vigili del fuoco e protezione civile mobilitano i soccorsi, si muovono subito anche i sommozzatori. In meno di tre ore cadono 420 millimetri di pioggia, la metà di quanto ne cade in tutte le Marche in un anno.
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Si temono dispersi, allarme via social
Sono le 22 quando a Cantiano, paese di poco più di 2.000 abitanti, si teme che alcune persone siano disperse. I telefoni non funzionano e il sindaco Alessandro Piccini ha lanciato un appello via social, invitando i cittadini a restare in casa. In alcune zone l’acqua è arrivata ai primi piani. Sono straripati diversi corsi d’acqua, tra cui il Burano. “Una bomba d’acqua si sta abbattendo su Cantiano – l’allarme del sindaco -. Diversi fiumi sono straripati. L’acqua ha invaso le vie centrali del paese. Diverse zone sono già sommerse. La viabilità comunale è interrotta in diversi tratti. Chiusa la statale direzione Gubbio. Invitiamo la cittadinanza a mantenere la calma ed evitare situazioni di rischio”.
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I primi dispersi a Ostra
Se a Cantiano alla fine tutti gli abitanti risultano in salvo, barricati ai piani alti delle abitazioni, è nella frazione di Ostra, intorno a mezzanotte che comincia la conta delle vittime. Il presidente della Regione Acquaroli corre nella sala operativa della Protezione civile e segue personalmente la situazione che appare ben più grave di quel che sembrava nelle prime ore.
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Di notte, ritrovati i primi sette corpi
Alle 2 del mattino il bilancio è già gravissimo: sette morti e tre dispersi. Quattro sono le vittime nella frazione Pianello del comune di Ostra una nel comune di Barbara, dove ci sono anche tre dispersi, e una a Trecastelli. Sono stati travolti dalla piena del fiume Mise, esondato. I sindaci di Barbara e Cantiano usano i social per invitare i cittadini a non muoversi di casa, a non scendere in strada per nessun motivo. Alle 7 del mattino viene ritrovato un uomo senza vita in auto a Bettolelle.
Le vittime, si cercano mamma e figlio
Quattro corpi sono stati recuperati a Pinaello di Ostra, all’interno di un garage; uno a Trecastelli, forse una 72enne trovata in un seminterrato a Passo Ripe; e uno a Barbara; in quest’ultimo Comune si registrano anche tre dispersi: sarebbero una mamma con il suo bambino, trascinati dalla furia di acqua e fango con l’auto vicino Molino Mariani; e un’altra persona.
All’alba decine di persone in ospedale
Alle prime luci del giorno, l’acqua dei fiumi esondati comincia a defluire verso il mare e decine di persone rimaste all’addiaccio per tutta la notte, anche sugli alberi, per mettersi in salvo, si presentano all’ospedale di Senigallia , alcune in stato di ipotermia e sotto shock.
La Protezione civile: non era prevista pioggia così forte
Il responsabile della Protezione civile delle Marche, Stefano Aguzzi, che il giorno prima aveva emesso un avviso di allerta gialla, dice: “Non era nemmeno prevista una simile pioggia così insistente. E abbiamo avuto questa esondazione così repentina e improvvisa che non ha dato spazio per altro purtroppo”. Alle 7.30 di questa mattina il capo della Protezione civile nazionale parte per le Marche