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Recentemente è emerso un nuovo benchmark che dà un’idea migliore sulle specifiche del prossimo Pixel 7 Pro, in particolare sui miglioramenti della CPU e della GPU del nuovo processore di Google, il Tensor G2. Nel dettaglio, il nuovo Tensor G2 utilizza la stessa combinazione di due core Cortex-X1, due core Cortex-A76 e quattro core Cortex-A55 già vista sul precedente modello, anche se con velocità di clock leggermente superiori. Questo dettaglio, combinato con la dimensione del die da 4 nm più piccola utilizzata, sembra migliorare il benchmark multi-core Tensor G2 e Pixel 7 Pro di circa il 10%.
Non sembra un passo in avanti chissà quanto importante, ma non è questo ciò su cui si starebbe concentrando Google. L’azienda, difatti, dovrebbe “recuperare” il lavoro svolto dal processore di Qualcomm – lo Snapdragon 8+ Gen 1 – circa la riduzione del calore e di efficienza energetica. Insomma, sì all’aumento delle prestazioni, ma con un occhio attento sull’efficienza.
Per quanto riguarda la GPU, si registra il passaggio dalla Mali-G78 alla Mali-G710. Questo nuovo componente offrirà prestazioni migliori del 20%, maggiore efficiente energetica (20%) e addirittura performance maggiori del 35% nell’ambito del machine learning. Tra l’altro, sembrerebbe che nel suo ultimo processore Google voglia anche introdurre una nuova generazione della sua Tensor Processing Unit (TPU) – nome in codice “Janeiro”. Un ultimo dettaglio quasi confermato dal benchmark è che il Pixel 7 Pro avrà probabilmente 12 GB di RAM proprio come il Pixel 6 Pro.
Dunque, stando a quanto è emerso, non sembra che il Pixel 7 Pro possa rappresentare un aggiornamento importante per chi possiede già un Pixel 6 Pro. Tuttavia, gli accorgimenti introdotti potrebbero sicuramente favorire un’esperienza d’uso migliore. Insomma, occorrerà attendere la presentazione ufficiale del prossimo 6 ottobre.