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Appena accennata ma comunque una risalita. Il numero di nuove infezioni da coronavirus è ancora molto basso ma leggermente superiore a quello della scorsa settimana. Tra lunedì 12 e ieri le diagnosi sono state 113.008, cioè il 2,7% in più delle 110.014 dei sette giorni precedenti, quando si era raggiunto il numero più basso di tutto il 2022. Se si tratta di una vera inversione di tendenza si capirà nei prossimi giorni. Il numero dei casi era già risalito dal 22 al 28 agosto (forse a causa del Ferragosto) per poi riscendere subito. Quindi bisogna essere cauti e aspettare. Di certo molti esperti sostengono che con il freddo potrebbe tornare a rialzarsi la curva dei casi. Per ora, comunque, non c’è alcun problema, sia dal punto di vista delle infezioni, che da quello dell’occupazione dei letti ospedalieri. Intanto è partita la campagna delle quarte dosi ai fragili con il nuovo vaccino bivalente ed è pure stato approvato un nuovo medicinale.
Nelle 2 Province e in 9 Regioni casi in aumento
Con la leggera inversione di tendenza della curva si iniziano a vedere Regioni che segnano un aumento dei casi. Le realtà locali dove i casi sono in crescita sono di più di quelle dove calano, cioè 2 Province e 9 Regioni, contro 9 Regioni. La Valle d’Aosta nella settimana appena conclusa ha avuto 186 diagnosi come in quella precedente. Ecco i numeri. Il Molise passa da Molise da 686 a 521 casi (-165, -24%), la Calabria da 4.473 a 3.518 (-955, -21,3%), la Basilicata da 1.193 a 968 (-225, -18,8%), la Puglia da 5.472 a 4.869 (-603, -11%), la Sicilia da 6.611 a 6.015 (-596, -9%), l’Emilia-Romagna da 8.590 a 8.025 (-565, -6,5%), la Sardegna da 2.342 a 2.188 (-136, -5,8%), le Marche da 3.422 a 3.296 (-126, -3,6%), l’Abruzzo da 4.023 a 3.903 (-120, -2,9%). Ecco chi ha ricominciato a salire. La Provincia di Bolzano passa da 1.435 a 1.862 casi (+427, +29,7%), l’Umbria da 2.013 a 2.398 (+385, +19,1%), il Piemonte da 7.598 a 9.015 (+1.417, +18,6%), il Friuli Venezia Giulia da 2.835 a 3.241 (+406, +14,3%), il Veneto da 12.911 a 14.457 (+1.546, +11,9%), la Provincia di Trento da 1.660 a 1.837 (+177, +10,6%), il Lazio da 9.816 a 10.525 (+709, +7,2%), la Toscana da 5.327 a 5.571 (+244, +4,5%), la Campania da 9.865 a 10.300 (+435, +4,4%), la Lombardia da 16.586 a 17.279 (+693, +4,1%), la Liguria da 2.970 a 3.034 (+64, +2,1%).
Mai così pochi in intensiva dal luglio 2021
Il numero totale dei ricoverati continua a scendere in modo importante. Ieri in tutto, tra intensive e reparti ordinari, negli ospedali italiani erano ricoverate 3.577 persone, cioè 526 (quasi il 13%) in meno rispetto a domenica 12 settembre. Si tratta del dato più basso dal novembre del 2021, cioè da circa 10 mesi. Se si osservano solo le intensive, ieri i ricoverati erano appena 157. La domenica precedente erano 180. Il calo è del 12,7%. Anche in questo caso bisogna tornare molti mesi indietro per trovare un numero così basso. Addirittura, a domenica 18 luglio del 2021.
I morti sono 369
Il totale dei decessi dall’inizio della pandemia ieri è salito a 176.578. Significa che in una settimana hanno perso la vita per il Covid 369 persone. Il dato è molto sime a quello dei sette giorni precedenti, quando furono 377 malati a perdere la vita. Prima ancora i morti erano stati 485, 625 e 662.