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“Chi è la vera Giorgia Meloni?” chiede e scrive il Financial Times in un editoriale dal titolo “I tanti volti del probabile nuovo premier italiano”. “La politica italiana è in difficoltà da decenni. Ora si sta dirigendo verso un nuovo minimo”, commenta invece il quotidiano britannico The Guardian, aggiungendo che “se Giorgia Meloni salisse al potere alla testa di una coalizione di estrema destra, le conseguenze economiche e sociali potrebbero essere terribili”. La stampa estera contro la leader di FdI. Gli articoli pubblicati sui due quotidiani inglesi analizzano la politica di Meloni e le conseguenze qualora vincesse le elezioni il prossimo 25 settembre.
“Una sobillatrice di estrema destra, una conservatrice che difende i valori della famiglia, una strenua difensora dell’Ucraina o una minaccia per l’Ue in uno dei suoi momenti più cruciali? Meloni è abile nel presentare volti diversi, in patria e all’estero, nella ricerca dell’identità di quello che sarebbe il primo premier donna in Italia se, come si prevede, le elezioni generali di domenica dovessero portare alla vittoria della coalizione di destra guidata dal suo partito Fratelli d’Italia”, scrive il Financial Times in un editoriale non firmato, quindi espressione della redazione .
Ft: la differenza tra Meloni e Salvini
E ancora. “Tra i tanti personaggi poco attraenti della destra italiana, il meglio che si possa dire di Meloni è che non è Matteo Salvini della Lega. Fortunatamente per Bruxelles – che deve presentare un fronte unito contro la guerra della Russia in Ucraina e gestire l’impennata dei prezzi dell’energia – Meloni non condivide le posizioni filo-Cremlino” di Salvini, prosegue il foglio della City nell’editoriale. “Tuttavia – si legge nell’articolo – permangono gravi riserve su Meloni, in particolare nel momento in cui un’ondata di partiti di dura destra sta vivendo una preoccupante rinascita in tutta Europa”. “Il rovescio della medaglia” della leadership di Meloni “è la sua inesperienza in un momento in cui la credibilità dell’Italia a Bruxelles e sui mercati finanziari è fondamentale”.
Il quotidiano britannico, tuttavia, osserva come “nonostante la competenza di Draghi, l’Italia non potrà essere governata per sempre da tecnocrati. L’Ue dovrebbe incoraggiare questo passo democratico, per quanto sfumato. Evitare un governo Meloni, con tutte le sue posizioni illiberali, non farebbe altro che spingerlo verso gli angoli più bui del nazionalismo condiviso dall’Ungheria di Viktor Orbán“. “Scopriremo presto chi è veramente Meloni. Gli italiani, e Bruxelles, devono sperare che la sua maschera relativamente più moderata non cada”, è la conclusione dell’editoriale.
The Guardian
L’articolo del The Guardian inizia raccontando il video – diventato virale – di Alessio Di Giulio, il consigliere fiorentino della Lega, in cui passeggia per il centro storico del capoluogo toscano quando incontra una donna di origini rom. “Fermandosi sulle sue tracce, il candidato si sporge verso la telecamera e implora il suo pubblico di ‘votare la Lega per non vederla mai più’, frase che ripete tre volte per effetto retorico”, si legge. Un video che “segna il punto più basso di quella che è stata una delle campagne elettorali italiane più grottesche degli ultimi tempi”, riporta l’articolo del quotidiano inglese. Aggiungendo: “Se Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni vincerà le elezioni di questa settimana, come previsto, persone come lui avranno presto l’opportunità di plasmare l’agenda politica”. Il discorso si sposta proprio su Meloni “abile sia nel corteggiare che nel prendere le distanze da tali estremisti ogni volta che le fa comodo”. E viene ricordata la visita in Spagna della leader di FdI che ha pronunciato “un discorso ai sostenitori del partito di estrema destra Vox in cui ha celebrato i “patrioti” e la “famiglia naturale” mentre attaccava “la lobby LGBT” e i “nemici della civiltà”. In Italia, al contrario, ha recentemente pubblicato video di gatti e selfie pesantemente aerografati per coltivare un’immagine blanda e vacua progettata per conquistare i moderati. Colpisce anche il fatto che, a differenza di alleati come Matteo Salvini, che è sinonimo del suo disegno di legge draconiano sulla sicurezza, o Silvio Berlusconi, che da anni spinge per una flat tax a favore della ricchezza, Meloni non ha una politica di punta. L’intervento più drammatico del suo partito nella campagna finora è stato un boicottaggio proposto del cartone animato per bambini Peppa Pig, sulla base del fatto che un nuovo episodio che presenta genitori dello stesso sesso costituisce ‘indottrinamento di genere'”, scrive The Guardian. Che parla poi delle frasi di Meloni sull’aborto e la decisione presa nelle Marche dove “l’amministrazione ha limitato l’interruzione delle gravidanze alle prime sette settimane. Sebbene Meloni affermi di non avere intenzione di rendere illegale la procedura, ha stretti legami con gruppi di pressione anti-aborto come ProVita & Famiglia”. E ancora: “la stretta relazione del suo partito con il primo ministro ungherese Viktor Orbán” e le divisioni tra Meloni, Salvini e Berlusconi sulla “guerra in Ucraina, la crisi energetica e come affrontare l’inflazione”.
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La conclusione: il governo di centrodestra potrebbe durare poco, scrive ancora il quotidiano britannico, e “questo non è certo confortante. Per quanto di breve durata, le conseguenze economiche e sociali di un’amministrazione Meloni sarebbero probabilmente terribili. E mentre i politici di centro e di sinistra possono consolarsi con la speranza che la primavera del 2023 possa ripulire il sistema politico dai ribelli populisti, questo è troppo poco, troppo tardi. Sì, la democrazia italiana si sta svuotando da decenni, ma l’imminente ascensione di un’amministrazione di estrema destra segna un nuovo minimo”.