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BOLOGNA – “È stata fatta una narrazione per dipingere me e i Verdi come quelli “del no”. Invece noi vogliamo tutelare il sistema economico e garantire energia a basso prezzo, che oggi è quella delle rinnovabili. Dobbiamo sbloccare le politiche dei no alle rinnovabili. Alla destra rispondo: è meglio essere “gretini” che cretini, l’emergenza climatica è sotto gli occhi di tutti e l’Emilia-Romagna è una terra all’avanguardia”. Angelo Bonelli, leader di Europa Verde che sipresenta all’uninominale della Camera nel collegio di Imola per il centrosinistra, è agli ultimi giorni di una campagna elettorale tra il Santerno e gli Appennini.
Bonelli, il confronto nella vostra coalizione si è acceso sul tema del rigassificatore di Ravenna, che Bonaccini considera opera indispensabile. Lei che ne pensa?“Da parte mia non c’è nessuna contrapposizione con Bonaccini, mail dovere di segnalare che stiamo andando da una dipendenza dal gas all’altra. Il rigassificatore di Ravenna entrerà in funzione tra due anni e noi nello stesso tempo possiamo installare 20 gigawatt di energia rinnovabile in Italia, che corrispondono a 10 miliardi di metri cubi di gas. Dobbiamo anche dare risposte al caro-energia perché tutti gli indicatori economici dicono che il prezzo del gas si stabilizzerà su un livello più alto, insostenbile per imprese e aziende. Noi non vogliamo fermare il Paese, lo sblocco delle rinnovabili off-shore e dell’agrivoltaico è possibile”.
Lei ha affrontato una campagna elettorale da “paracadutato”, come ha risposto a queste critiche?“Me lo sono sentito rinfacciare per tutta la vita, perché sono nato a Roma, ho vissuto in Amazzonia, mi sono trasferito a Taranto, per unanno a Bologna, poi di nuovo a Roma e ora a Rovereto per proteggere la mia famiglia dopo le minacce mafiose ricevute nella capitale, che mi costringono ancora a viaggiare lì con la scorta. Io sono un cittadino che ama il suo Paese e le persone che ho incontrato durante la campagna elettorale mi hanno colpito moltissimo. Ho visto una terra che ha il lavoro al centro, la creatività e la serietà”.
Ha fatto molti comizi?“Ho incontrato i sindaci, i cittadini, le cooperative sociali, le aziende. Una ad esempio mi ha colpito, la Adac di San Lazzaro della famiglia Castaldi. Durante il lockdown il figlio ha convinto il padre a coltivare in un capannone vuota un’alga da cui si ricava la molecola astaxantina, molto ricercata dalle aziende farmaceutiche. La transizione ecologica, con la giusta creatività, è una grande opportunità”.
Come pensa di riuscire a intercettare il voto dei giovani e degli indecisi?“Sarò in piazza il 23 settembre per i Friday for Future, per ribadire la coerenza delle mie convinzioni. La destra la conosciamo: Meloni e Savini hanno come riferimenti Bolsonaro e Trump, nemici del clima. I Friday for Future indicano una preoccupazione assolutamente fondata. La siccità che ha colpito il Po l’abbiamo vista, la desertificazione dei suoli agricoli anche. La politica non è continuare a bruciare fonti fossili ma andare verso un modello energetico basato su rinnovabili e risparmio. L’unica alleanza che può fermare la destra è la nostra, non Conte che oggi canta Bella Ciao e ieri ha firmato i decreti sicurezza, non Calenda e Renzi. Andiamo a votare per il clima e per i nostri figli”.
Sinistra-Verdi vedono i Fridays for future: sì al trasporto pubblico gratuito e stop ai voli di linea per brevi tratte
di Matteo Pucciarelli
