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Covid in Italia, il bollettino del 17 ottobre: 13.439 nuovi casi, 93 morti. Tasso positività giù al 16%

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In calo la curva epidemica in Italia. Sono 13.439 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, contro i 30.239 di ieri e soprattutto i 15.089 di lunedì scorso.I tamponi processati sono 84.220 (ieri 175.985) con un tasso di positività che dal 17,2% scende al 16%. I decessi di oggi sono 93 (ieri 32), per un totale da inizio pandemia di 178.081. Le terapie intensive salgono di 2 unità (ieri stabili) con 23 ingressi del giorno e sono 254 in tutto; i ricoveri sono 213 in più (ieri +123), per un totale di 6.928. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

La regione con il maggior numero di casi odierni è l’Emilia Romagna con 2.024 contagi seguita da Lombardia (+1.864), Lazio (+1.637), Piemonte (+1.480) e Veneto (+1.209). Il numero totale dei casi da inizio pandemia sale a 23.114.013. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 22.863 (ieri 29.684) per un totale che sale a 22.391.844. Gli attualmente positivi sono 8.926 in meno (ieri +522) e diventano 544.088 di cui 536.906 in isolamento domiciliare.

Tutti i grafici e le mappe sull’epidemia

La percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri sale di un punto, arrivando all’11% (un anno fa era al 4%). E, nelle ultime 24 ore, cresce in 6 regioni: Abruzzo (a 13%),  Friuli Venezia Giulia (18%), Liguria (14%), Pa Bolzano (24%), Pa Trento (19%), Umbria (29%). Cinque Regioni registrano un’occupazione dei reparti oltre la soglia di allerta del 15%. E’ invece stabile al 2%, la percentuale di terapie intensive occupate (un anno fa era al 4%). Questi i dati aggiornati all’16 ottobre, elaborati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).

Rispetto al giorno precedente, la percentuale di posti occupati per Covid-19 nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica), importante parametro per valutare l’impatto della pandemia sulle strutture sanitarie, cala in 5 regioni o province autonome: Basilicata (10%), Calabria (16%), Molise (4%), Puglia (4%), Valle d’Aosta (0%). E’ stabile nelle restanti 10 regioni: Campania (7%), Emilia Romagna (11%), Lazio (9%),  Lombardia (1%), Marche (13%), Piemonte (11%), Sardegna (5%), Sicilia (7%), Toscana (9%) e Veneto (12%). Cinque regioni superano la soglia di allerta del 15%: Calabria (16%), Friuli Venezia Giulia (18%), Umbria (29%), Pa Bolzano (24%) e Pa Trento (19%).

Quanto alla percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid-19, rispetto alla rilevazione del giorno precedente, il valore cresce in Campania (3%), Pa Trento (3%) e Friuli Venezia Giulia (8%). Cala in Calabria (al 5%). E’ stabile in 14 regioni: Abruzzo (al 3%), Emilia Romagna (4%), Lazio (4%), Liguria (3%), Lombardia (1%), Marche (3%), Pa Bolzano (2%), Piemonte (3%), Puglia (2%), Sardegna (2%), Sicilia (2%), Toscana (3%), Umbria (1%) e Veneto (4%). In 2 regioni la variazione non è disponibile: Basilicata (0%), Molise (0%) e Valle d’Aosta (0%). Tutte le regioni sono sotto il 10%.

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