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Ultracattolica, Family Day, anti lgbtq. Simona Baldassarre, ministro della Famiglia chiesto da Salvini

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Una ministra contro l’inverno demografico, no gender, ultracattolica, in prima linea contro i Gay Pride. È il profilo di Simona Renata Baldassarre, eurodeputata della Lega, vicina al dicastero della Famiglia e Natalità richiesto da Matteo Salvini.

“L’Italia è il Paese più anziano d’Europa e il secondo nel mondo. Se non si fanno più figli, il Paese si ferma”, ha dichiarato qualche giorno fa, a margine della conferenza indetta da Pro Vita, la politica salentina, di Maglie, con una parentesi da consigliera comunale a Roma.

“Sono un medico cattolico.- si presentava nel 2019, appena eletta a Strasburgo – “Firmando il manifesto valoriale del Family Day, mi sono assunta la responsabilità di lavorare a programmi che difendano la vita, la famiglia e l’antropologia umana. Il Parlamento europeo negli ultimi anni è stato il simbolo di politiche anarchiche, nichilistiche e individualiste, che hanno riconosciuto nel mercato l’unica forma di giustizia sociale possibile”.

Coerentemente in Europa ha votato contro il rapporto sulla salute riproduttiva delle donne. Quando la presidente Ursula von Der Leyen si è espressa contro l’omotransfobia in Ue, l’eurodeputata leghista l’ha attaccata così: “Da Bruxelles stanno cercando di allungare la loro mano ideologica sui paesi dell’Unione. In cambio di una manciata di voti di qualche gruppo radical-chic e delle lobby arcobaleno, sono disposti a calpestare il diritto di pensare che ogni bambino abbia bisogno di una mamma e di un papà”.

Idee in linea con quelle del neopresidente della Camera Lorenzo Fontana, gradito anch’esso alla piattaforma che difende la famiglia tradizionale e contrasta i valori Lgbtq+. In prima linea contro il ddl Zan, legata alle associazioni ultracattoliche come “CitizenGo” e “Family day”, Baldassarre, che ha partecipato alla controversa Marcia per la Vita di Roma, non ha mancato di scagliarsi contro i Pride recenti. La linea è “ognuno può amare chi vuole, gli adulti sono liberi di fare le proprie scelte nella vita privata”, ma la famiglia è una sola, “composta da una mamma e un papà, riconosciuta dall’articolo 29 della nostra Costituzione”. Dunque, no “alla propaganda” fondata “su pratiche come adozione gay, utero in affitto e compravendita di gameti, inneggiando alla sostituzione di ‘mamma e papà’ con genitore 1 e 2′”.

“Profondamente impressionata” dalle realtà in cui si pratica la maternità surrogata, l’eurodeputata è anche autrice del ‘libro denuncia’ “Il mondo di sotto. Donne sfruttate e bambini venduti”, con prefazione di Matteo Salvini e introduzione del giornalista Marcello Veneziani. Il volume è stato presentato lo scorso dicembre nella capitale dalla giornalista Maria Giovanna Maglie, che ha moderato l’incontro con l’autrice e il segretario leghista e tra gli altri, Maria Casini Bandini, presidente del Movimento della Vita.

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