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Le deputate mamme potranno entrare durante le sedute in Aula alla Camera, partecipando ai lavori parlamentari, con i loro bimbi ed allattarli nell’Emiciclo fino al compimento di un anno. Lo ha deciso la Giunta per il Regolamento di Montecitorio. L’allattamento potrà avvenire “in apposite postazioni collocate nell’ultima fila superiore dell’emiciclo ovvero in una tribuna riservata, previamente e appositamente individuata dal Collegio dei Questori”.
Il parere approvato, viene spiegato da un componente della Giunta, fa seguito all’ordine del giorno “sulle modalità di partecipazione delle deputate madri ai lavori parlamentari” al bilancio interno di Montecitorio presentato da Gilda Sportiello del M5S ed approvato Montecitorio nella seduta del 27 luglio 2022.
In particolare, la disposizione deroga all’articolo del Regolamento interno di Montecitorio in base al quale “nessuna persona estranea alla Camera può sotto alcun pretesto, introdursi nell’Aula dove siedono i suoi membri”. Consente, dunque, alla deputata che ne faccia richiesta di fare ingresso in Aula durante le sedute, con il proprio figlio, entro il primo anno di età del bebè, per consentirle l’allattamento senza dover interrompere la propria partecipazione alla seduta. Per questo scopo in Aula potranno essere usare apposite postazioni collocate nell’ultima fila superiore dell’Emiciclo, oppure in una tribuna riservata dell’Aula.
Licia Ronzulli in aula all’Europarlamento con la figlia nel 2010
“La possibilità per le deputate di allattare nell’emiciclo e nelle tribune per la votazione è un passo di civiltà che compiano. Dopo l’ok della giunta per il regolamento, il collegio dei questori ora dovrà esprimersi sulle modalità” ma “mi auguro che già entro l’anno si possa concretizzare questa novità”, dice all’Ansa Gilda Sportiello, la pentastellata che ha presentato l’odg “sulle modalità di partecipazione delle deputate madri ai lavori parlamentari”. “C’erano alcune colleghe che, nel momento dell’allattamento, avevano difficoltà ad intervenire. In questo modo si consente una piena partecipazione ai lavori parlamentari e le deputate non saranno più obbligate a scegliere se restare in Aula o allattare, in un momento delicato come il primo anno di vita del bambino. È questa la cosa importante”, aggiunge. “Ora, spero che si adeguino anche tutte le altre istituzioni”.