Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

VIES Newsletter

Gratuito / Prova ora

Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

Aborto, la proposta di legge sui diritti del concepito imbarazza FdI. E arriva la retromarcia: “Non avrà alcun seguito”

[ Leggi dalla fonte originale]

Imbarazza il partito di Meloni, la proposta di legge del senatore di FdI Roberto Menia che, ricalcando un’analoga proposta del forzista Maurizio Gasparri, chiede di riconoscere i diritti del concepito. La polemica sollevata dall’opposizione per il timore che i testi legislativi sul tema siano un veicolo per limitare il diritto all’aborto, fioccano le prese di distanza. Per prima, quella della ministra della Famiglia Eugenia Roccella, che dichiara: “E’ una iniziativa personale, non avrà alcun seguito”.

Menia propone di modificare l’articolo 1 del Codice civile, in base al quale la capacità giuridica viene riconosciuta al momento della nascita, estendendone il riconoscimento dal momento del concepimento. Il progetto di legge, depositato in Senato, porta l’Arci a denunciare: “Si torna ad attaccare il diritto all’aborto e alla libertà di autodeterminazione di ogni donna. A quattro mesi dall’insediamento del governo Meloni – ricorda l’associazione – si contano due provvedimenti firmati da esponenti della maggioranza e svariati tentativi di mettere in discussione la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza: un record per chi in campagna elettorale dichiarava di non voler toccare la 194”. Sotto la lente un passaggio del testo del senatore della Destra, in base al quale l’obiettivo è “riconoscere, anche nell’ambito giuridico, che embrione, feto, neonato, bambino, ragazzo, adolescente, giovane, adulto, anziano, vecchio sono diversi nomi con cui si indica una identica realtà, un identico soggetto, lo stesso essere personale, lo stesso uomo”.

Ma l’allarme, sostiene Menia, è ingiustificato: “Le opposizioni prima di parlare farebbero bene a leggere il testo, altrimenti si rischia di dire cose a vanvera. Grazie a Dio non esiste il pensiero unico. Se vogliono togliere a un parlamentare il diritto di esprimere il proprio pensiero, lo dicano“, si difende il meloniano. Per le opposizioni, Pd in primis, la sua proposta di legge attenta alla libertà delle donne: “Nessuno attenta a niente. Non capisco questo protestare ringhiosamente… Quello che dimenticano è che la legge 194 ha una prima parte disapplicata, che tenta di salvare la vita del nascituro”. Per Menia “esiste il diritto del più debole, non esiste un diritto a sancire la morte. In questo strano mondo – rimarca il senatore di FdI – vedo il diritto all’eutanasia, il diritto alla morte. C’è un principio da difendere che è il diritto alla vita”. E la frenata di Eugenia Roccella? “Va benissimo, dica quello che vuole. Mi si vuole togliere il diritto di pensare e di dire quello che voglio?”, ribatte Menia.

Il tema è ad alta sensibilità, il partito di Meloni non vuole prestare il fianco. E così nel giro di poche ore arriva la seconda sconfessione del senator di FdI: “La sua è una iniziativa personale, non avrà alcun seguito”, affermano. Ma il testo resta depositato in Senato, insieme a quello di Gasparri.

Il Portale Web dell’informazione libera

VIES TV

L’articolo che hai letto è stato di tuo interesse?

Scopri gli articoli correlati e lascia un commento!

Contattaci per info e collaborazioni.

Tags

Condividi questo post:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi restare aggiornato sulle ultime news e le nuove uscite della nostra Web TV?
Iscriviti alla nostra Newsletter, ti invieremo solo informazioni utili e di valore.

Iscriviti alla nostra Newsletter mensile

Ricevi notifiche e riepiloghi delle notizie del mese

Non ti invieremo mai nessuno spam,
solo contenuti utili e di valore.

Il portale web dell’informazione libera.