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BOLOGNA – “La questione del cambio del nome del partito serviva per porre al Pd la necessità di una discussione vera sul lavoro. Che durante la costituente non c’è stata. Se il cambio del nome diventa una operazione di pura cosmesi, non serve”. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore è stato il primo a lanciare l’idea, dalle pagine di Repubblica, di chiamare il Pd “Partito democratico e del lavoro”.