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LA SPEZIA – Ma quanti bei pesci, nel Golfo dei Poeti. Pure troppi. Si divorano i mitili e le ostriche degli allevamenti spezzini, approfittando del fatto che davanti al porto sia vietato pescare. Sono oltre seicento quintali di pregiatissime orate: più grosse e voraci di quelle comuni. Pare discendano da esemplari fuggiti dalle vasche dell’acquacultura toscane e del Tigullio ligure, di sicuro sono incredibilmente aumentate nel numero e si sono irrobustite grazie anche alla temperatura del mare, che qui è salita di 5 gradi rispetto alle medie passate.