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Romano Prodi interviene nel dibattito sul congresso Pd. “Le divisioni di centrosinistra sono state di vertice, di potere” non della base che ha “un linguaggio comune”, secondo l’ex premier. “Sono rimaste le differenze di vertice che non hanno a che fare con i contenuti” ma piuttosto con la “sopravvivenza” politica, ha detto alla presentazione del libro ‘L’ira del riformista’ del suo ex ministro Giulio Santagata.
“Vediamo se questo congresso – ha aggiunto – riesce ad impastare il vertice come si è impastata la base”. “Sto seguendo con attenzione il dibattito. Finora sono state più schermaglie che dibattiti sui contenuti. È uscita molta educazione, buona convergenza ma siamo solo all’inizio. La cosa interessante – ha aggiunto – è che le alleanze di vertice siano messe un po’ più a margine di prima, questo renderà il segretario futuro più libero di rinnovare”.
“Il problema grosso – ha concluso – non è come va a finire il congresso ma se chi vince ha la forza sufficiente per rinnovare. Importante è che esca un vincitore con abbastanza forza e che la voglia esercitare”.