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Conte bussa alla porta dei Verdi europei che però hanno dubbi sui 5 stelle

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Le trattative vanno avanti ormai da mesi e la visita di Giuseppe Conte a Bruxelles è il tentativo di arrivare a un dunque in tempi rapidi, magari già a febbraio, ovvero l’ingresso del Movimento 5 Stelle nel gruppo parlamentare dei verdi europei. “Ci stiamo ragionando, il tutto dev’essere fatto con chiarezza politica. A noi non interessa trovare una casa come se fosse contingente, a noi interessa un progetto politico, abbiamo chiaro il nostro”, le parole dell’ex presidente del Consiglio. Più che doverci ragionare il Movimento, in realtà, sono i verdi a pensarci. Perché all’interno del gruppo ambientalista le sensibilità sono diverse e a non tutti piace l’idea dell’arrivo della delegazione dei 5 Stelle, i cui parlamentari europei sono rimasti in cinque.

L’M5S cerca casa in Europa e Conte bussa alla porta dei Verdi

di Matteo Pucciarelli

08 Aprile 2022


Conte guarda alla prospettiva generale, cioè arrivare alle Europee del 2024 con tutti i crismi, compresi quelli internazionali, di partito progressista e ambientalista. Se sul piano nazionale l’operazione sta riuscendo, fuori dai confini italiani il Movimento per molti rimane un soggetto poco inquadrabile. A inizio legislatura un dossier interno al gruppo verde bocciò l’ingresso dei 5 Stelle perché, si diceva, il ruolo diDavide Casaleggioe della sua associazione Rousseau non erano compatibili con il pieno funzionamento democratico di un partito. Ed è la stessa accusa che Europa verde, il partito italiano affiliato ai Greens, fa oggi al M5S: partito nel quale tutto il potere è (o sarebbe) incentrato nelle mani di una sola persona, per l’appunto Conte.

Per mesi il M5S, quando era in piedi il fronte progressista con il Pd, era stato ad un passo dall’ingresso nel gruppo socialista. Ipotesi poi tramontata anche per le condizioni poste da S&D, considerate penalizzanti da Conte. Di certo c’è che la compatibilità con i verdi, in termini di votazioni nei provvedimenti all’europarlamento da parte dei propri eletti, è la più alta per il Movimento. Lo sbocco insomma potrebbe avere una sua logica e ad esempio il co-presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo, Philippe Lamberts, si augura una conclusione positiva (“ora è tempo di decidere”, dice). Anche se appunto nulla è lineare in politica e ad esempio il posizionamento politico contrario all’invio di nuovi armi in Ucraina del M5S cozza con quello attuale dei verdi tedeschi, storicamente molto forti negli equilibri internazionali dei Greens. 

Ue, i 5 Stelle bussano ai Verdi. Lo stop di Bonelli: “Hanno altri valori, il loro ambientalismo è di facciata”

di Matteo Pucciarelli

09 Aprile 2022

“Non è credibile chi ha approvato, da presidente del Consiglio, un Piano Energia e Clima che violava gli obiettivi Ue sul clima; che ha approvato un condono edilizio in linea con quanto faceva Berlusconi o ha riempito di fanghi tossici i nostri suoli agricoli grazie ad una sua legge”, dicono i portavoce di Europa verde Angelo Bonelli e Eleonora Evi, quest’ultima eletta due volte parlamentare proprio con il M5S. Contestazioni che Conte non ha voluto raccogliere, per il momento. A sinistra del resto la competizione non è poca e la concorrenza del nuovo Movimento tutto posizionato a sinistra  preoccupa e non poco la galassia rossoverde.

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