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“Grazie alla solidarietà europea e alla capacità dell’Italia di gestire efficacemente la pandemia, l’economia italiana sta crescendo più in fretta che in qualunque altro momento dall’inizio di questo secolo”. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, a Milano per il centesimo anniversario dell’Università Cattolica che inaugura l’anno accademico 2021-2022, elogia l’Italia. Il Pil del Paese “ritornerà ai livelli pre-crisi già entro la metà del prossimo anno. Gli ordinativi sono in crescita e le imprese sono alla ricerca di personale. Negli ultimi anni non ci sono mai state così tante offerte di lavoro – ha aggiunto – E tuttavia troppi giovani rimangono ancora disoccupati. In questi mesi di ripresa economica, l’occupazione giovanile sta crescendo più lentamente rispetto quella delle altre fasce d’età. È ora di cambiare le cose. Voglio un’economia che funzioni per i giovani come voi. Un’economia che corrisponda alle vostre attese. Un’Unione Europea per la prossima generazione”.
L’Europa che vuole von der Leyen deve dialogare di più con i giovani e “ascoltare quello che avete da dire, quello che chiedete all’Europa, e quale Europa sognate. Per questo motivo ho proposto di proclamare il 2022 Anno europeo dei giovani. Vogliamo che voi facciate sentire la vostra voce. Apriremo nuovi spazi per discutere con voi le politiche europee e dove potrete raccontare le vostre aspirazioni per l’Europa. E incoraggeremo tutti gli Stati membri a fare altrettanto. La nostra democrazia ha bisogno del vostro impegno. Quindi dite la vostra, e l’Europa ascolterà. Voglio un’Europa per i giovani. E voglio un’Europa dei giovani. Se voi giovani vi rialzerete, l’Europa si rialzerà. Perché l’Europa vi appartiene. Perché l’Europa siete voi”. Poi, sempre rivolgendosi agli studenti, ha aggiunto: “Il futuro dell’Europa è in buone mani. Ora però voglio che l’Europa vi ripaghi di tutto il vostro impegno. Voglio un’Europa al servizio dei giovani”, pronunciando l’ultima frase in italiano. “La generazione prima della vostra, quella dei millennial, è approdata al mercato del lavoro in piena crisi finanziaria. Per molti di loro ci sono voluti anni prima che riuscissero a trovare lavoro – ha continuato Ursula von der Leyen – Negli ultimi anni la situazione ha iniziato a migliorare. Ma nonostante questo, in Italia un giovane su quattro non studia né lavora. Allora è ovvio che molti di voi mettano in discussione l’economia e il mondo che state ereditando da noi, perché troppo spesso non corrispondono alle vostre aspirazioni. Voi giovani europei di oggi non aspirate soltanto a un buon lavoro pagato bene. Volete anche lavorare per imprese etiche, che si assumano la responsabilità del pianeta e degli altri – ha detto ancora la presidente – Esigete condizioni di lavoro eque, e la possibilità di costruire una famiglia. Ed avete assolutamente ragione. Non vi meritate niente di meno. Perché in gioco c’è il vostro futuro”.
L’Economist incorona l’Italia: “E’ il Paese dell’anno”
dal nostro corrispondente Antonello Guerrera 16 Dicembre 2021
Dalla ripresa dell’economia alla gestione del Covid. “Negli ultimi due anni l’Europa ha compiuto un nuovo passo avanti, mettendo a punto una propria risposta alla pandemia. Per la prima volta nella nostra storia abbiamo fatto fronte comune per produrre e acquistare vaccini per tutti gli europei. È grazie a questa scelta che oggi disponiamo di tutte le dosi necessarie per affrontare la quarta ondata della pandemia. E per la prima volta nella storia abbiamo creato un piano di ripresa, finanziato dall’Unione europea, per aiutare ciascuno Stato membro a risollevarsi dalla crisi e a rimodellare la propria economia”. Poi parlando dei ragazzi italiani ha aggiunto: “Dall’inizio della pandemia i giovani sono stati un esempio per tutti. Qui in Italia oltre l’80% dei ragazzi della vostra età è completamente vaccinato, una percentuale più elevata rispetto alle persone con qualche anno in più di voi” e ha ringraziato il corpo docente dell’ateneo che “ha sempre incoraggiato la solidarietà e il volontariato. Grazie per il vostro esempio. Grazie perché ci spingete a puntare più in alto”.
L’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano venne inaugurata nel 1921 con una Messa celebrata da padre Agostino Gemelli alla presenza del cardinale Achille Ratti, arcivescovo di Milano e futuro papa Pio XI. I numeri certificano la lunga strada: dai 107 studenti del primo giorno ai 44.064 attuali, da 70 docenti a 1302. Dal 1924 si sono laureati 237.147 studenti e da qui sono usciti un presidente della Repubblica, un presidente della Commissione Europea, 4 presidenti del Consiglio, tre presidenti del Senato, tre presidenti della Camera e 37 ministri. “Dal dicembre 1921 la Cattolica ha formato generazioni di leader italiani. E ora una nuova generazione di leader si sta formando tra queste mura. È la generazione che darà forma all’Italia del dopo-pandemia. Quella generazione siete voi, studenti e studentesse che mi ascoltate oggi – ha detto la presidente von der Leyen – Tra non molti anni sarete giovani professionisti e professioniste con idee ed energie nuove. Il futuro è nelle vostre mani. Il futuro è della prossima generazione di europei. E questo mi riempie di fiducia. Nonostante l’incombere della quarta ondata della pandemia e le incertezze che dobbiamo ancora affrontare”. Il Next Generation Eu poi sosterrà “i ragazzi di talento che non hanno i mezzi per pagarsi l’università, sia con borse di studio sia triplicando la capienza delle residenze universitarie. Il piano aiuterà le università ad assumere giovani ricercatori, finanzierà nuovi programmi di dottorato, concepiti per creare le competenze di cui le imprese hanno bisogno. Più del 15 per cento del piano di ripresa dell’Italia – 31 miliardi di euro – sarà destinato all’istruzione e alla ricerca. E ogni euro che investiamo nell’istruzione e nella ricerca è un euro ben speso”, ha concluso la presidente della Commissione europea.