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È la pandemia dei bambini, record di casi alle elementari. Ma sui vaccini si va a rilento

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Roma. «Caro direttore, i dati del monitoraggio settimanale confermano l’andamento in crescita della curva epidemica e i valori più alti si registrano in età pediatrica…per questo è fondamentale evitare situazioni di assembramento come recite e feste». Il governatore della Puglia Michele Emiliano prova a intervenire così, chiedendo al direttore dell’ufficio scolastico regionale di annullare recite e feste natalizie. Perchè c’è da prendere atto del fatto che delle 384.000 persone attualmente positive in Italia, circa 100.000 ( più di 1 su 4) sono minorenni. E di questi il 51 % sono bambini tra i 5 e gli 11 anni, la fascia d’età che ha solo da qualche giorno cominciato le vaccinazioni e a ritmo neanche tanto veloce, il 2,5% della platea.

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Il virus, dunque, corre soprattutto tra i banchi di scuola, più alle elementari che alle medie e negli istituti superiori visto che tra i 12 e i 19 anni ben 8 su 10 hanno ricevuto almeno la prima dose. Sono almeno 10.000 su 400.000 le classi tornate alla didattica a distanza e moltissimi i genitori che hanno deciso di far cominciare le vacanze natalizie ai loro figli con qualche giorno di anticipo. E si profila anche il possibile posticipo del rientro in classe. Non lo esclude il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: «Vediamo quale sarà la situazione tra una settimana, è chiaro che se la curva dovesse andare fuori controllo soprattutto nelle fasce non vaccinate la chusura delle scuole fino a metà gennaio sarebbe il minore dei mali». Un’ipotesi che però non piace ai presidi. «Una iniziativa del genere nonporterebbe grandi risultati – dice il presidemte dell’Anp Antonello Giannelli – a meno che non venga messo a punto un piano in cui si stabilisce che nelle scuole si rientra il 18 gennaio ma con tutti i ragazzi vaccinati».

Se la pandemia in Italia in queste ultime settimane è dunque soprattutto quella dei bambini, proprio i più piccoli ( molto spesso asintomatici o con sintomi lievi facilmente confondibili con quelli di un raffreddore o di un’influenza) rischiano in queste festività di fine anno di trasformarsi in un insidiosissimo volano dell’infezione. Perchè non immunizzati, difficilmente contenibili nei movimenti, impossibili da tenere a distanza o con la mascherina in pranzi e cene di famiglia. Da qui, per evitare di trasformare tombole, cenoni e scambi di doni tra nonni e nipoti in potenziali focolai di Covid, l’invito degli esperti di sottoporre anche i bambini, anzi soprattutto i bambini, ad un tampone prima delle feste.

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Impressionante l’impennata della curva dei contagi tra i più piccoli ( sotto i 12 anni) dal primo novembre ad oggi con una crescita esponenziale e doppia rispetto alla fascia 12-19 anni. Tanto da arrivare la scorsa settimana ad un’incidenza settimanale di 317 casi ogni 100.000 bambini tra i 6 e gli 11 anni, poco meno del doppio rispetto a quella della popolazione generale italiana attestata a 195 nuovi positivi ogni 100.000 abitanti. L’escalation, partita ai primi di novembre ( quando la media dei casi in questa fascia di età era a 47) non si è mai fermata, seguita dalla fascia tra i 12 e i 19 anni che nell’ultima settimana ha sfiorato i 300 casi ogni 100.000.
Malattie che nella maggioranza dei casi vengono superate senza complicazioni anche se, nelle ultime settimane si è rilevato un aumento delle ospedalizzazioni tra i piccolissimi, sotto i tre anni: ancora ieri, dopo la bimba di 6 mesi portata d’urgenza da Cosenza al Bambin Gesù di Roma e ricoverata in terapia intensiva, altri due neonati positivi di pochi mesi sono stati ricoverati a Reggio Calabria.

I 92.000 bambini tra i 5 e gli 11 anni vaccinati nei primi 5 giorni della campagna a loro riservata soddisfano il presidente dek Consiglio superiore di santà Franco Locatelli: «Credo sia un dato che vada salutato con assoluto piacere e conferma sensibilità dei genitori per offrire ai propri bambini la tutela della salute». E l’assessore alla Salute del Lazio Alessio D’Amato lancia un appello: «Approfittiamo delle vacanze per vaccinare i nostri bambini».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

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