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GERUSALEMME – Ignazio La Russa ci tiene subito a non farlo passare per un evento particolare: “È la quinta volta che vengo in Israele, la prima fu oltre venti anni fa con i miei figli”, dice parlando con il presidente della Knesset Amir Ohana, esponente della destra al governo ma anche attivista per i diritti Lgbtq. E però per La Russa è la prima volta da presidente del Senato, con un programma fitto: oltre al Parlamento israeliano e un saluto conBenjamin Netanyahu, lo Yad Vashem – il memoriale della Shoah – poi il museo di arte ebraica italiana, la comunità italiana e infine il Muro del pianto e il Santo Sepolcro.