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Giornata Internazionale della Donna, tutti gli eventi. I cortei nelle varie città

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Manifestazioni, seminari, spettacoli teatrali, cortei, reading, mostre, incontri, per la Giornata Internazionale delle Donne, istituita in ricordo di una manifestazione avvenuta a San Pietroburgo il 23 febbraio 1917 (data che corrisponde al nostro 8 marzo), durante la quale le donne russe sfilarono per le vie della città protestando contro la fame e chiedendo il ritorno a casa dalle trincee di figli e mariti. Da Roma a Bologna, da Milano a Catania, da Trieste a Taranto, ovunque in Italia ci saranno nel corso della giornata eventi per ricordare quanto ancora, nel mondo, la parità di genere sia solo un sogno. A cominciare dalle celebrazioni in Quirinale con la premier Meloni – ed è la prima volta di una premier donna – e il presidente della Repubblica Mattarella. “Il fatto di essere sottovalutate è un grande vantaggio, perché spesso non ti vedono arrivare”, afferma la presidente del Consiglio, citando Elly Schlein. La sfida è arrivare a “nominare in una società partecipata statale la prima amministratrice delegata”, aggiunge Meloni.

15:27

Il Csm si apre con un applauso alla presidente della Cassazione Margherita Cassano: è la prima donna a ricoprire questo ruolo

Un applauso di benvenuto alla prima donna presidente della Cassazione Margherita Cassano, che oggi si è insediata a Palazzo dei Marescialli, dove è componente di diritto. Si è aperta così la seduta del plenum del Csm.  “Non c’è davvero modo migliore per celebrare il primo plenum della prima presidente donna della Cassazione proprio il giorno dell’8 marzo” ha detto il vicepresidente Fabio Pinelli, invitando i consiglieri a estendere l’applauso anche a tutte le donne.

(ansa)

15:16

Consigliera della Lega molestata, gruppo regione Veneto: “Intollerabile”

La Lega non fa sconti sul caso delle molestie ai danni di una sua consigliera regionale in Veneto, Milena Cecchetto. Caso e polemica che deflagrano proprio nel giorno della festa della donna: ma la miccia è di ieri. Si era sparsa la voce durante i lavori del Consiglio Regionale e in serata è venuto fuori che Joe Formaggio, eletto di Fratelli d’Italia, avrebbe palpeggiato platealmente la collega della Lega, vicentina come lui. Che ha deciso non lasciar correre: “Quello che è successo oggi è però inqualificabile ed inaccettabile”, ha detto Cecchetto. E oggi la Lega fa quadrato, chiedendo un chiarimento che ponga fine alle ombre e al caso: “A nome di tutti i consiglieri regionali dell’intergruppo Lega-Liga Veneta, desidero esprimere tutta la nostra solidarietà e il nostro massimo sostegno alla collega Milena Cecchetto. Quanto accaduto ieri non può essere tollerato. Nessuno, men che meno un altro collega, rappresentante delle istituzioni, può permettersi di mancare di rispetto ad una collega. Tanto più donna, tanto più nel giorno dedicato alle donne, una data importante come quella dell’8 marzo”, tuona il capogruppo Alberto Villanova.

Milena Cecchetto con Matteo Salvini “L’Italia di oggi è un Paese moderno, nel quale le donne rappresentano un pilastro per la nostra società, un paese dove le donne hanno ruoli di primo piano, anche in politica, e che si sono guadagnate con merito e rispetto. Mi auguro che venga chiarita, con sincerità ed onestà, tutta questa vicenda, riportando con correttezza i fatti: per rispetto verso la nostra collega Milena Cecchetto e per l’onorabilità dell’istituzione, quale la regione del veneto, che abbiamo l’onore di rappresentare”, ammonisce ancora Villanova.

15:04

Francesco: la violenza contro le donne è violenza contro Dio. Aumenta la presenza femminile in Vaticano

“Preghiamo insieme perché la donna, ogni donna, sia rispettata, protetta e valorizzata: commettere violenza nei confronti di una donna e di una madre è farla a Dio stesso, che da una donna, da una madre, ha preso la condizione umana”. Così papa Francesco su Twitter.

(agf)

In occasione della Giornata internazionale della donna Vatican News sottolinea che Jorge Mario Bergoglio ha attualmente 1.165 dipendenti donne, rispetto alle 846 di inizio pontificato nel 2013. La percentuale di donne che lavorano in Vaticano è salita in questi dieci anni da quasi il 19,2 al 23,4 per cento di oggi. Presso la Santa Sede, in particolare, cinque donne ricoprono il grado di sottosegretario e una (suor Alessandra Smerilli) il grado di segretario, tutte posizioni di nomina papale.

Nello Stato della Città del Vaticano, Papa Francesco ha nominato due donne in posizioni di vertice nei dieci anni del suo pontificato: nel 2016, Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani, e nel 2022, suor Raffaella Petrini, segretario generale del Governatorato.

14:42

Piante di mimosa piantate al Cardarelli per la parità

In occasione delle celebrazioni per l’8 marzo questa mattina presso il Padiglione Monumentale del Cardarelli sono stati piantati tre giovani alberi di mimosa che ogni anno, con la loro fioritura, ricorderanno l’importanza della parità tra i generi. Gli alberi nei prossimi giorni saranno collocati nel Parco del Cardarelli, nei pressi del Padiglione Palermo, area dedicata alle terapie oncologiche della sfera femminile.

14:38

Milano, al Niguarda un murales antiviolenza sul mito di Dafne

Un murales all’ospedale niguarda contro la violenza sulle donne basato sul mito di Dafne, la ninfa che non accetta l’amore di Apollo e che per questo viene trasformata in una pianta di alloro. Una storia antica che tocca il tema dell’amore non ricambiato, di come un sentimento non debba mai essere forzato e delle drammatiche conseguenze che possono scaturire dalla mancanza di rispetto per ciò che l’altra persona prova. Il murales, intitolato Corteccia, donato dall’associazione Telefono Donna, è stato inaugurato nel nosocomio milanese in occasione della festa della donna.

L’autore dell’opera, l’argentino Francisco Bosoletti, ha scelto di rappresentare proprio il mito di Dafne e in particolare di farlo traendo ispirazione dalla famosa e conosciuta scultura del Bernini, per scuotere l’abitudine con cui osserviamo alcune scene. Capita troppo spesso infatti che, nell’arte come nella vita, quasi ci si abitui a convivere con immagini di violenza sulle donne. Del resto, i numeri dei maltrattamenti parlano chiaro: in Italia questo fenomeno riguarda oltre il 31% della popolazione femminile. Per questo, il mito di Dafne sul muro dell’ospedale, nella sua potenza e drammaticità, vuole anche ricordare che c’è qualcuno che può venire in soccorso e offrire un rifugio a queste donne. Telefono donna, il centro antiviolenza che ha permesso la realizzazione di questa opera e che lavora da 25 anni dentro il niguarda, garantisce un servizio attivo h24. Si occupa di ascolto telefonico e accoglienza, assistenza psicologica e legale, counseling, orientamento al lavoro e gestisce alcune case di rifugio. 

14:30

Diminuisce il gap sulla dirigenza femminile in azienda: ma le donne sono solo il 24%

In Italia, nel 2023, le donne ai vertici aziendali nel ruolo di Ceo (amministratrici delegate) sono salite al 24% (dal 20% del 2022), così come quelle con ruoli nel senior management (34% rispetto al 30% dell’anno precedente). A livello globale, rispetto al 2022 aumentano sia la percentuale di donne Cfo (chief financial officer), che passano al 38%, le donne Chief operating officer al 25% e le donne Ceo al 28%. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale Women in Business curato da Bernoni Grant Thornton, che rispetto allo scorso anno  registra  complessivamente un aumento a livello globale del numero di donne in posizione di senior leadership (32,4%, con uno 0,5% in più rispetto all’anno precedente). Nel 2023 le nazioni ai primi posti per donne ai vertici sono Singapore e Filippine (49%) e Sud Africa (41%). I settori con il maggior numero di donne ai vertici sono quelli dell’Oil & Gas (39%), dell’Healthcare (38%) e dei servizi finanziari (38%); viceversa, quelli con la percentuale più bassa sono utilities nei comparti elettricità, gas e acqua (25%) e, infine, trasporti e real estate (29%).In Italia risulta anche in forte calo la percentuale di aziende senza presenze femminili nel senior management, che attualmente si assesta al 7% (-5% rispetto allo scorso anno), portandoci così a posizionarci virtuosamente ai primi posti dell’Eurozona.Il rapporto mette inoltre in luce alcune tendenze che hanno preso avvio in epoca post-pandemica con la correlazione positiva tra flessibilità dell’ambiente di lavoro e percentuale di donne ai vertici: nelle aziende che hanno adottato un modello di lavoro ibrido, infatti, la percentuale di donne ai posti di comando è pari al 53%.

14:09

Meloni si fa selfie con le altre ospiti al Quirinale

Sorrisi e selfie per Giorgia Meloni al termine delle celebrazioni per l’8 marzo al Quirinale. Primo presidente del Consiglio donna, Meloni non ha nascosto la propria emozione, scambiandosi i saluti con le decine di ospiti che l’hanno circondata per stringerle la mano, lasciarle un biglietto da visita o avere una foto ricordo assieme a lei: fra queste, parlamentari, ambasciatrici, imprenditrici ed esponenti della società civile.

(ansa)

Da una di loro la premier ha ricevuto in regalo un piccolo volume intitolato Carta dei diritti della lettura. Fra i selfie, anche quello con l’ambasciatrice indiana Neena Malhotra, che ha pubblicato lo scatto su Twitter scrivendo: “Impegniamoci a dare loro più potere per creare un mondo più equo per le nostre donne”.

13:43

Cardinal Zuppi: “Non c’è uguaglianza, si rimuovano ostacoli”

“Per le donne lavoratrici e le madri ancora non c’è uguaglianza”, ha dichiarato il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, a margine dell’incontro ‘Conversazioni’, promosso oggi presso l’aula magna dell’ospedale San Camillo. “Se ancora il lavoro delle donne è retribuito meno mediamente di quello degli uomini, forse abbiamo ancora tanto da fare. Quell’articolo della Costituzione, che garantisce i diritti, deve garantire anche di rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono di godere della vera uguaglianza”.

13:12

Mattarella: femminicidio, le donne nei ruoli apicali, la repressione dei regimi autoritari

“Occorre un impegno ulteriore delle istituzioni, della comunità civile, delle donne e degli uomini, insieme, per rimuovere ostacoli, confutare pregiudizi, operando con azioni concrete, contrastando con forza le inaccettabili violenze e i femminicidi, che sono crimini gravissimi da sanzionare con il massimo di severità”. Lo dice il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale per la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna.

“La realtà delle donne che abbiamo ascoltato, le vicende di grandi donne che abbiamo conosciuto per esperienza diretta o per conoscenza della storia, di donne nella normalità della vita quotidiana, ci insegnano che donna è sinonimo di coraggio, di determinazione, di equilibrio, di saggezza, di pace, di promozione di libertà e diritti”, ha continuato il presidente Mattarella. “Provoca stupore, oggi, rileggere anche alcuni atti parlamentari della Repubblica, che pure aveva assicurato, per la prima volta, alle donne italiane il diritto di voto e sancito eguale parità di diritti” ha aggiunto Mattarella, ricordando “la discussione sulla legge della senatrice Merlin, durante la quale molti esponenti – di idee liberali e democratiche – discettavano sull’esistenza di prostitute per nascita, assegnando a queste donne un destino preordinato e irredimibile. Come nel dibattito sull’ingresso delle donne nella magistratura – ha continuato – condita da apprezzamenti misogini, appunto, sulla mancanza di equilibrio e di giudizio”.

Il palazzo del Quirinale (ansa)

“In questi decenni la Repubblica Italiana ha fatto enormi progressi. Sul piano legislativo e su quello della diffusione di una cultura della parità. Tra le istituzioni e nella società. Abbiamo in carica la prima donna alla guida del Governo, Presidente del Consiglio, nuovamente una donna alla presidenza della Corte Costituzionale, per la prima volta una donna al vertice della magistratura”.

“Le donne, molte donne, sono scese in strada. In tante parti del mondo. Per gridare la loro protesta, per far sentire la propria voce. Per reclamare non privilegi ma diritti. Diritti, ripeto, a beneficio di tutti, non soltanto delle donne. Non possiamo rimanere estranei al loro grido di libertà. Alla loro lotta per le libertà fondamentali”.

“Una scrittrice libanese, Najwa Barakat”, ricorda poi il capo dello Stato, “ha sintetizzato così la visione del mondo delle ragazze di oggi che protestano: ‘Ho vent’anni, come posso vivere in una gabbia di vetro? Voglio allargare i miei rami, estendere le mie radici, respirare largamente quanto i miei polmoni. Niente al mondo può fermarmi. Sono un torrente impetuoso, un vulcano ruggente, un’energia esplosiva a cui nessun corpo, legge o autorità può impedire di crescere’. Ed appunto è per questo – per la paura della libertà che è paura delle donne, della loro determinazione – che la repressione di regimi autoritari si abbatte con ottuso furore sulle legittime proteste. Vorrei ribadire qui che si condanna da sé uno stato che respinge e uccide i propri figli. Insieme a loro, la repressione uccide il proprio futuro. Non possiamo oggi prevedere gli sviluppi di queste rivolte. Ma sappiamo già che il seme della libertà, il seme gettato dalle giovani donne ha una forza irresistibile”.

12:54

Matera dedica un busto a Teresa Vezzoso. Insegnante, fu la prima consigliera comunale

A Matera è stato appena inaugurato un busto in bronzo dedicato, per la prima volta, a una donna, l’insegnante di filosofia, Teresa Vezzoso, che è stata anche  la prima donna eletta in  consiglio comunale tra il 1946 e il 1952. L’opera, realizzata da Raffaele Pentasuglia, è stata collocata all’interno di un parco di ulivi, nella zona nord della città. “Si tratta della prima opera dedicata a una figura femminile che ha dato lustro a Matera, distinguendosi per impegno culturale e altruismo nel sociale”, hanno ricordato nel corso della cerimonia di scoprimento il sindaco, Domenico Bennardi, e l’assessore alle pari opportunità, Tiziana D’Oppido.

Il busto di Teresa Vezzoso a Matera Il parco, dotato di spazi attrezzati per i giochi dei bambini e di elementi di arredo, sarà un punto di incontro per i residenti di tutti le età. La figura della Vezzoso, che riporta un’epigrafe scritta dal giornalistaPasquale Doria, è stata ricordata dallo storicoEustachio Vinciguerra e dai parenti. L’insegnante, nata il 22 luglio 1912, morì il 20 settembre 1996 dopo aver dato un’ultima prova di attenzione verso i bisognosi, ospitando due ragazze albanesi e finanziando le cure – risultate poi inutili – di una di loro.

12:50

Appendino: “Le opportunità dipendono anche dal genere”

Intervenuta nell’Aula della Camera la deputata del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino ha detto: “Purtroppo l’Italia in tanti casi è un Paese in cui le opportunità che una persona ha non sono dettate solo dai suoi pregi e dai suoi difetti ma anche, e a volte in primo luogo, dal suo genere. È un Paese in cui le donne vengono schiacciate da aspettative irrealistiche e al contempo da pesi insopportabili. Il Parlamento può fare molto: dobbiamo introdurre misure per un’effettiva parità salariale tra uomini e donne; equiparare i tempi di congedo di paternità e maternità; aumentare i posti negli asili, ampliare i loro orari di apertura e abbassare i costi; dobbiamo senza esitazione prorogare Opzione donna per l’uscita anticipata dal mondo del lavoro di donne che spesso hanno fatto lavori precari per una vita. C’è, infine, un altro aspetto su cui bisogna andare avanti con ancora maggiore determinazione: legiferare e investire per stare accanto alle donne coraggiose che denunciano le violenze subite, senza lasciarle mai sole”.

12:20

Alessandra Locatellli: “Per le donne con disabilità la discriminazione è multipla”

“Essere donna è un valore aggiunto per la mia vita. Anche se abbiamo ancora tanta strada da fare per il riconoscimento dell’effettiva parità delle retribuzioni, nei percorsi di carriera e nel raggiungimento delle posizioni apicali nel mondo aziendale, nel tempo abbiamo dimostrato di essere sempre più preparate e competenti e sono certa che le donne raggiungeranno ogni obiettivo. Per farlo è necessario mettere in campo azioni positive, contrastare le discriminazioni di genere e pianificare politiche intelligenti che sappiano intercettare i bisogni di condivisione dei carichi di cura per agevolare l’ingresso e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro, per incentivarle ad intraprendere tutti i percorsi di studio e di carriera superando stereotipi e pregiudizi”. Lo scrive su Facebook il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

“Solo in questo modo”, continua Locatelli, “e unendo le forze possiamo concorrere all’eliminazione della violenza contro le donne, un fenomeno subdolo che si insinua in tutti i contesti, anche quello economico e psicologico, con mortificazioni o ricatti. Il sostegno alle reti antiviolenza, la prevenzione, l’educazione al rispetto e la formazione sono gli strumenti che abbiamo per lottare insieme. Se poi pensiamo alle donne con disabilità la discriminazione è multipla a causa della difficoltà di denunciare e di farsi ascoltare. Nonostante l’impegno di questi ultimi anni la strada per la piena inclusione e per la tutela dei diritti al lavoro, alla mobilità e ad avere una famiglia è ancora lunga. Chiudo”, conclude la ministra, “con una riflessione che riguarda in modo particolare tutte quelle donne che, in paesi come l’Iran o Afghanistan e in molti altri nel mondo, purtroppo, si vedono completamente negati diritti fondamentali come studiare, lavorare o, più  semplicemente, essere libere. A loro e a ogni donna va il mio pensiero: se ci sosteniamo a vicenda, se ci incoraggiamo sempre e facciamo rete tra di noi, anche nei momenti più difficili, diventiamo più forti. Ricordiamocelo sempre. Viva le donne”.

12:14

Parte il treno guidato dalla prima donna macchinista in Abruzzo

Si chiama Sharon Garibotto, classe 1988, ed è di Sestri Levante (Genova) la prima donna macchinista in Abruzzo e nel centro Italia. Questa mattina a Lanciano (Chieti), alla partenza per Pescara delle 10.43, Sharon si è messa alla guida del treno di linea diretto alla stazione del capoluogo adriatico per proseguire verso San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). “Portare un treno regala emozione ed è davvero una bella esperienza, poi essere oggi in Abruzzo, nel giorno della Festa della donna, a guidare un treno intitolato a una persona importante, è ancora più bello”. Il treno in questione porta il nome di Sabina Santilli, abruzzese di San Benedetto dei Marsi (L’Aquila), fondatrice della Lega del Filo d’Oro.

La macchinista Sharo Garibotto 

“Ho scelto di diventare macchinista – spiega – grazie alla passione che avevo da piccola, iniziata da un giochino, un treno di legno che mi regalò mio nonno. Poi l’Esercito italiano, che ringrazio, mi ha dato la possibilità di intraprendere questa carriera. Portare un treno non è solo prettamente maschile. Basta un po’ di tecnica, e poi passione e voglia. Sono stata accolta molto bene dai miei colleghi. Trenitalia è una grande famiglia”.

11:54

Elly Schlein: “Per l’8 marzo chiedo a Meloni il congedo paritario”

“Noi donne facciamo una fatica maggiore” perché “la società è patriarcale” e “ci sono molte discriminazioni da combattere”. Lo ha detto Elly Schlein a “Start”, su SkyTg24. “Se Giorgia Meloni vuole aiutare le donne non le colpisca sulle pensioni, riducendo opzione donna, ma faccia una cosa semplice e avrebbe la mia collaborazione da domani in Parlamento: faccia un congedo paritario di almeno tre mesi”, ha aggiunto la neo-segretaria del Partito democratico. “Ho apprezzato”, ha continuato  la neosegretaria del Pd – la chiamata che mi è arrivata dalla presidente del Consiglio dopo le primarie. Certo, abbiamo modi diversi di intendere la politica e la leadership. Ciò non vuole dire che non ci possano essere terreni comuni, come l’impegno al contrasto della violenza di genere”.

Giorgia Meloni ed Elly Schlein (ansa)

Se Meloni vuole aiutare le donne “non le colpisca sulle pensioni, riducendo opzione donna, ma faccia una cosa semplice e avrebbe la mia collaborazione da domani in Parlamento, faccia un congedo paritario di almeno tre mesi”. Il mio sforzo – ha chiarito – “sarà quello di essere la segretaria di tutte e di tutti, non abbiamo bisogno di un Pd che prosegua sulla strada delle divisioni interne, delle piccole cose che sottraggono energia al contrasto alle destre”.

11:48

Coldiretti, mimose in dono da 6 italiani su 10

Sei italiani su 10 (60%) che hanno deciso di fare un regalo per l’8 marzo hanno scelto le mimose, simbolo della giornata. E’ quanto emerge da una rilevazione on line della Coldiretti, in occasione del tradizionale appuntamento della Giornata Internazionale della donna che ricorda la forza e il ruolo femminile nel mondo. Il 23%, invece, si orienta su altri fiori,  mentre solo il 17% preferisce dolci, cioccolatini e altri doni. La voglia degli italiani di presentarsi con un omaggio, nonostante le limitazioni e le difficoltà di un anno difficile, conferma la forza simbolica di una giornata che dal 1946, almeno in Italia, vede le mimose scelte come iconica.

La mimosa, tra l’altro, esprime anche un valore ambientale, perché in Italia è realizzata con tecniche eco-compatibili soprattutto nei tipici terrazzamenti che si affacciano sul mare, altrimenti destinati al degrado e all’abbandono. I mazzetti donati sono per il 90% di origine nazionale per lo più coltivati nella provincia di Imperia, in Liguria. Il consiglio della Coldiretti, è di mettere a confronto i diversi prezzi, in aumento rispetto allo scorso anno. Bene evitare venditori improvvisati e preferire l’acquisto, se possibile, direttamente dai produttori, ricordando che acquistando fiori italiani si sostengono le imprese, l’occupazione, il territorio.

11:41

Nudm Bologna, in piazza uno striscione con il costo delle attività di cura

“Inps ti presentiamo il conto”. In piazza Maggiore a Bologna, in occasione della giornata internazionale della donna, il collettivo ‘Non una di meno (Nudm) ha esposto in terra uno striscione dove viene descritto tutto il ‘lavoro non retribuito o invisibile’. Si tratta di una sorta di scontrino nel quale sono segnate alcune attività di cura come “il parto, la gestazione, la pulizia della casa, l’assistenza degli anziani, fare la spesa e il babysitting 24 ore su 24”. A ogni attività corrisponde una cifra in euro.

“Da 7 anni scioperiamo per rendere visibile il lavoro riproduttivo che viene svolto nelle case”, afferma un’attivista di Non una di meno, “ci è sembrato il momento di presentare uno scontrino e di fare i conti con il lavoro che facciamo. Questa è l’idea provocatoria per cercare di far capire qual è il lavoro che facciamo ogni giorno e far vedere in modo partecipativo, tutti possono aggiungere altre mansioni, che il lavoro esiste e non è retribuito o, quando lo è, diventa invisibile”.

11:37

D.I.Re lancia la campagna contro la povertà femminile

D.I.Re (Donne In Rete contro la violenza) lancia una campagna di sensibilizzazione e informazione su un tema ancora troppo poco dibattuto e affrontato solo marginalmente: la povertà delle donne. La campagna ha anche lo scopo di evidenziare il forte legame tra stereotipi, povertà femminile e violenza economica, una delle forme di violenza maschile contro le donne che ingabbia le donne dentro le relazioni violente, precludendo percorsi di emancipazione.

La povertà femminile, si legge nella nota, è un problema sociale e strutturale, un fenomeno complesso e multidimensionale che è condizionato da fattori anche non economici. In italia sono 2 milioni 277mila le donne che vivono in povertà e avere un lavoro non è sufficiente per evitarla: le donne ancora guadagnano meno degli uomini, sono più esposte a povertà e esclusione sociale, sono spesso indicate come le uniche responsabili della cura dei figli e della famiglia. Questo può limitare le opportunità di lavoro per le donne e portarle a lavori a basso salario o part-time, che possono rendere difficile per loro sostenere se stesse e la propria famiglia.”L’autonomia economica, la libertà di poter scegliere della propria vita e di lasciare alle spalle la dimensione della violenza, dalla nostra esperienza spesso dipendono dalla possibilità di indipendenza economica delle donne”, dichiara Antonella Veltri, presidente D.I.Re – donne in rete contro la violenza. “Ancora non sappiamo”, continua Veltri, “quali saranno le politiche messe in atto per sostenere le donne in questo percorso, quali le misure per aiutare le donne nel lavoro di cura e per spezzare la fragilità del precariato sottopagato.Sarebbe importante sapere quali sono le azioni di governo previste”.

11:32

Al via le celebrazioni al Quirinale con Mattarella

Hanno preso il via al Quirinale le celebrazioni per l’8 marzo, a cui partecipano anche l’attivista iraniana Pegah Tashakkori e Frozan Nawabi, diplomatica e giurista afghana. Fra gli ospiti in prima fila assieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e numerosi rappresentanti del mondo delle istituzioni, tra cui i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, la ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e quella del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone.

11:22

La Cassa Depositi e Prestiti di Roma si illumina di viola per la parità di genere

La Cassa Depositi e Prestiti aderisce alla campagna di comunicazione #EmbraceEquity promossa da International Women’s Day – IWD, la rete che unisce numerose istituzioni e imprese in tutto il mondo, tra cui Mef e Bei, con lo scopo di accrescere la consapevolezza e la sensibilità sui valori della parità di genere.

Per l’occasione, la facciata esterna della sede di via Goito si tinge di viola, il colore simbolo di giustizia e dignità scelto dagli organizzatori per identificare l’iniziativa. La parità di genere, ricorda una nota di Cdp, è uno degli obiettivi qualificanti del Piano Strategico 2022-2024 e del piano Esg del gruppo, che lo scorso agosto ha in questo senso approvato la prima Policy Diversità, Equità e Inclusione (Dei), con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente l’impegno di Cdp su questi temi.

11:16

A Torino i carabinieri celebrano l’8 marzo con magistrate, economiste e dottoresse con il generale Di Stasio

Per celebrare l’8 marzo, i carabinieri del Piemonte hanno organizzato una tavola rotonda con otto donne che ricoprono incarichi professionali significativi a Torino: la console generale di Romania Ioana Gheorghias, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, la procuratrice capo della Procura della Repubblica Anna Maria Loreto, l’economista e già ministra del Lavoro Elsa Fornero, il noto nome dello sport e della cultura Evelina Christillin, l’oncoematologa direttrice dell’ospedale infantile Regina Margherita Franca Fagioli, e suor Maria Biondin, direttrice di istituti per il recupero formativo dei giovani. L’invito è partito dal generale di brigata Antonio Di Stasio, comandante della Legione carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, che con le ospiti donne ha voluto in platea una rappresentanza del personale femminile dell’Arma: un centinaio di giovani e giovanissime donne carabiniere che prestano servizio in Piemonte.

11:08

Padova, la consegna dei premi “Science, She Says!”

Servono azioni concrete contro i pregiudizi perché solo così sarà possibile rompere il soffitto di cristallo: ne sono convinte le donne che hanno aperto la strada in molti campi della scienza, dallo spazio alle ricerche in Antartide, riunite nella Conferenza delle Addette e degli Addetti Scientifici e Spaziali 2023 organizzata nell’Università da Padova dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Nella stessa occasione è stato consegnato il premio ‘Science, She Says!’ a cinque giovani scienziate di cinque continenti, impegnate in ricerche di frontiera che vanno dalla computer science ai materiali del futuro.

“I dati sono incoraggianti, ma la strada è ancora lunga”, ha detto la rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, citando il 32% di donne iscritte ai corsi scientifici nel suo ateneo. “Se le materie scientifiche si tingono di rosa, è un vantaggio per il sistema Paese”, ha osservato. C’è ancora molto da fare anche secondo Amalia Ercoli Finzi, prima donna italiana laureata in ingegneria aeronautica e poi passata allo spazio. Felice della scelta che l’ha portata a essere una delle cinque ragazze iscritte al Politecnico di Milano, su oltre 650 uomini, Ercoli Finzi è convinta che “se una donna vuole fare l’ingegnere deve poterlo fare, come è consentito agli uomini di farlo con serenità” e che “scienza e innovazione siano una questione di genere perché le donne sono più brave degli uomini”. La pensa così anche l’immunologa Antonella Viola dell’Università di Padova, per la quale “è anche ora di cambiare le regole di valutazione dettate dai maschi”.

11:04

“8 Marzo, dall’Afghanistan all’Iran, dall’Ucraina a Cutro, a difesa dei diritti delle donne”

“Celebrare l’8 marzo oggi significa soprattutto ricordare le donne che nel mondo combattono per difendere i loro diritti calpestati”, dice la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi. “Dall’Ucraina all’Iran, dall’Afghanistan alle vittime della tragedia di Cutro. Per questo dobbiamo lavorare ogni giorno per costruire una società più giusta, equa e inclusiva dove le donne abbiano la possibilità di realizzarsi andando oltre ostacoli e pregiudizi. Non dobbiamo permettere che sia fatto alcun passo indietro. I nostri diritti e i nostri spazi sono un presidio di civiltà per tutti”.

10:58

Perché la mimosa è il fiore simbolo

Il perchè in Italia – e solo nel nostro Paese – si regali proprio questo fiore nel giorno della festa della donna va ricercato nei difficili anni del Dopoguerra.

Giornata dell’8 marzo: antifascista e partigiano, ecco perché la mimosa è il fiore-simbolo della festa della donna

a cura della redazione Cronaca

08 Marzo 2023

In un Paese fiaccato dalla guerra e dalla povertà l’albero dai fiori gialli apparve come un raggio di sole a due donne femministe che facevano parte dell’Udi, Unione donne d’Italia. Si tratta di Rita Montagnana, antifascista che avava preso parte alle lotte partigiane, e Teresa Mattei, militante comunista, che proposero il rametto di mimosa come appunto simbolo della forza, luminosità ed energia delle donne. Fu scelta la mimosa perché era uno dei primi fiori a sbocciare a inizio marzo e aveva il vantaggio di essere poco costosa. Come disse Teresa Mattei: “Scegliamo un fiore povero, facile da trovare nelle campagne che è anche il fiore che i partigiani regalavano alle staffette”.

10:19

Meloni su Facebook: “Voglio ricordare le donne uccise”

“Lasciatemi ricordare giovani donne come Saman Abbas, Pamela Mastropietro, Sara Di Pietrantonio e tutte coloro che sono state uccise per mano violenta”, ha scritto su Facebook Giorgia Meloni. “È per loro, e per ogni donna vittima di persecuzione, discriminazione e abusi, che dobbiamo continuare la battaglia per contrastare ogni forma di violenza, con tutti gli strumenti a nostra disposizione”.

“È dovere delle Istituzioni fare in modo che tali barbarie non accadano più. Così come è nostro dovere abbattere quegli ostacoli che non permettono a tutte le donne di poter esprimere al massimo il loro inestimabile potenziale nel settore cui esse ambiscono”.

10:17

Viminale, report ‘Donne vittime di violenza’

Pubblicato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Viminale in occasione della Giornata internazionale della donna il report ‘Donne vittime di violenza’.

Violenza sulle donne, il rapporto del Viminale: in aumento femminicidi e violenze sessuali

a cura di redazione Roma

08 Marzo 2023

10:10

Alla Camera presiede Ascani, dibattito dedicato all’8 marzo

Nell’Aula della Camera è in corso un dibattito sulla giornata internazionale della donna. Il dibattito, dopo un breve discorso del presidente Lorenzo Fontana, è stato aperto dalla vicepresidente Anna Ascani cui Fontana ha significativamente lasciato lo scranno della presidenza per questa fase dei lavori parlamentari.

10:00

A Palazzo Giustiniani Antigone presenta ‘Dalla parte di Antigone’ il primo rapporto sulle donne detenute in Italia 

Partecipano Stefano Anastasia, garante dei diritti dei detenuti della regione Lazio; Stefania Ascari, deputata; Lucia Castellano, provveditrice regionale della Campania; Ilaria Cucchi, senatrice; Cecilia D’Elia, senatrice; Mauro Palma, garante nazionale delle persone private della libertà; Elisabetta Piccolotti, deputata; Tamar Pitch, componente del comitato scientifico di Antigone e direttrice della rivista studi sulla questione criminale; Anna Rossomando, senatrice; Russo Giovanni, capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria; Stefanelli Cira, dirigente dell’ufficio i della direzione del personale, delle risorse e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile del dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.

L’altro 8 marzo: le donne detenute nelle carceri italiane

di Viola Giannoli

08 Marzo 2023

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