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Nell’inverno del 2005 mi capitò di seguire per lavoro Fausto Bertinotti, allora segretario di Rifondazione comunista, durante il suo primo viaggio in Cina. Dieci giorni in giro tra Pechino, Shangai e una provincia interna, lo Henan. Mancavano pochi mesi alle elezioni politiche che Romano Prodi avrebbe vinto con uno scarto minimo di voti e che avrebbero portato Bertinotti alla presidenza della Camera, non senza conseguenze, dato che per ottenere quell’incarico il leader di Rifondazione creò il primo serio incidente nella coalizione.