[ Leggi dalla fonte originale]
A poco più di ventiquattr’ore dallo stop alla produzione del programma Non è l’Arena, decisa da La7, arrivano nuove rivelazioni sulla discussa messa in onda dello speciale su Matteo Messina Denaro. Sarebbe stato l’ex agente Fabrizio Corona a vendere, tramite un’agenzia, alla trasmissione di Massimo Giletti le chat audio tra il boss mafioso e due pazienti conosciute durante la chemioterapia.
Corona era stato contattato dal conoscente di una delle donne divenute amiche del capomafia durante le cure alla clinica La Maddalena di Palermo. Le pazienti non conoscevano la vera identità del padrino che aveva detto di chiamarsi Andrea Bonafede. Corona ha poi incontrato in Sicilia il suo tramite per avere gli audio poi venduti a Non è l’Arena. Il contenuto era stato anticipato dal sito mowmag.com.
Giletti aveva raccontato di essere rimasto “basito” dalla decisione della rete, soprattutto perché il programma vanta “una media di circa il 6%” di share. A Valerio Staffelli, inviato di Striscia la notizia che è andato a consegnargli il Tapiro d’oro, Giletti aveva detto scherzando: “Bisogna chiedere a Urbano Cairo il perché mi abbiano mandato via, forse l’ha fatto perché sono juventino. Magari vengo a Mediaset”. E sullo speciale dedicato a Matteo Messina Denaro, il conduttore aveva risposto: “L’Italia non è ancora pronta ad ascoltare certe verità, fa più comodo tenerle nei cassetti”.