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Più potere ai cacciatori e meno agli scienziati? Associazioni favorite ed altre escluse? In Italia sarà garantita la democrazia in ambito venatorio? Domande che in questi giorni di grande dibattito sul conflitto essere umano-animali e sulla questione della gestione della fauna selvatica, irrompono prepotentemente fra politici e addetti ai lavori in vista di giovedì 27 aprile quando la Conferenza Stato Regioni sarà chiamata a fornire il suo parere al Governo sulla ricostituzione del “Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale (Ctfvn)”.