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TRIESTE – Sul volto e nelle parole di Fabio Demenego c’è delusione e rabbia. “Siamo stanchi, siamo stanchi.. “, dice scuotendo il capo, a fine udienza, il papà di Matteo Demenego. Matteo era suo figlio: il giovane agente di polizia morto in Questura assieme al collega Pierluigi Rotta. Ucciso dai colpi di pistola del trentenne dominicano Augusto Meran, che era riuscito a impossessarsi delle armi dei due poliziotti e a sparare.