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Nel giorno della visita del presidente ucraino Zelensky a Roma, tiene banco la polemica dell’esclusione di Carlo Rovelli dalla Fiera del Libro di Francoforte. A denunciarlo è lo stesso fisico su Facebook, che attribuisce il motivo dell’estromissione alle sue critiche al ministro della Difesa Guido Crosetto: “L’Italia mi ha chiesto di rappresentarla alla cerimonia di apertura della Fiera del Libro di Francoforte, ma siccomeho osato criticare il ministro della Difesa, il mio intervento è sato cancellato”, si legge nel post.
In difesa di Rovelli interviene il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra: “L’Italia del governo Meloni punisce gli intellettuali per le loro idee. E alla fine il fisico Carlo Rovelli non rappresenterà più l’Italia alla Fiera del Libro di Francoforte. Il motivo? Semplice, perchè ha criticato il ministro Crosetto, nel suo intervento sul palco del 1 maggio. Estromesso senza troppi giri di parole”.
“Non mi vengono altre parole – prosegue il leader di SI – solo rabbia ed imbarazzo, rabbia per una decisione ottusa ed imbarazzo per chi lo ha deciso. Come si può definire un Paese – conclude Fratoianni – che esclude e punisce un intellettuale perchè ha espresso le sue idee? La stessa domanda la faremo anche in Parlamento ai rappresentanti dell’attuale governo”.
Solidarietà anche dalla senatrice dem Cecilia D’Elia, capogruppo del Pd in Commissione Scuola e università che scrive su Twitter: “Solidarietà a @carlorovelli, è molto grave per la libertà di ricerca e di pensiero, per la democrazia in questo Paese che sia stato censurato e non possa rappresentare l’Italia alla Fiera del libro di Francoforte”.